“Ci siamo ancora. Sembrava una partita impossibile, contro una squadra che doveva vincere per forza. Sono convinto che Suor Paola, dall’alto ci ha aiutato a vincere. Ero convinto che anche pareggiare sarebbe stato importante, invece abbiamo vinto facendo una partita atipica: aspettando e ripartendo. Abbiamo giocato senza Castellanos e Guendouzi. Mandas visto ieri mi ha convinto, non ha dovuto fare tante parate ma ha avuto attenzione e freddezza in uscita. Renderlo titolare è un rischio che si può correre, lo vedo in netto miglioramento, anche con i piedi”. Questo il commento del nostro direttore Guido De Angelis, in apertura della trasmissione “Quelli che hanno portato il calcio a Roma” (in onda sulle frequenze dei 98.100 di RadioseiLazio), sulla vittoria esterna della Lazio per 1-0 sull’Atalanta.
La storica voce di Lazialità ha poi commentato la prestazione di alcuni singoli: “Isaksen sposta gli equilibri, e quando lo fai significa che sei diventato un vero giocatore. Dele-Bashiru ha iniziato male, poi è salito in cattedra. Tu gli affidi il pallone e lui parte. Sul gol è stato importante fisicamente, vincendo un contrasto uno contro due. Questi sono dettagli in una partita sporca: finalmente abbiamo vinto anche così. Zaccagni è la nostra punta di diamante a livello di qualità. Rovella è stato impressionante nella gestione del pallone. I due nei forse sono stati Noslin e Tchaouna, che non hanno lottato come avrebbero dovuto fare”.
Infine, sull’Atalanta: “I bergamaschi sembrano non essere più quelli di una volta. In casa non vincono più. L’Atalanta di ieri era strana, c’è stato anche un cortocircuito nel cambio di Lookman. La Lazio però sta meglio di un mese fa, anche contro il Torino la squadra di Baroni meritava di vincere. Già la gara contro il toro era un segnale di ripresa. Adesso siamo rientrati in corsa e si lotterà per il terzo e quarto posto”.
