“Flaminio? C’è molta politica e burocrazia, io aspetto i fatti. Aspettiamo i passaggi successivi che riguardano la Lazio”. Queste le parole di Stefano Mattei nel corso della della trasmissione “Quelli che…”, condotta da Guido De Angelis e Stefano Morelli, in onda sui 98.100 di RadioseiLazio dal lunedì al sabato sulla questione Flaminio.
Il giornalista Rai ha poi avuto modo di fare una panoramica sulla prossima giornata di Serie A: “La partita tra Atalanta e Lazio sarà fondamentale per entrambe le squadre. L’Atalanta rischia di essere risucchiata nella lotta Champions League mentre la Lazio di rimanere fuori dall’Europa. Probabilmente si pensa più all’Europa League. Roma-Juventus? È una partita importante per capire se i bianconeri possono insidiare il Bologna. Poi c’è Milan-Fiorentina, con i rossoneri che non possono rischiare di rimanere fuori le coppe europee. In questa giornata ci sono veramente tanti incroci, difficile dire quale sia la partita più importante”.
Infine, l’opinionista ha analizzato la situazione in casa Lazio, con un occhio critico verso la società: “Il problema della Lazio è il rendimento interno. Da novembre, in Serie A, i biancocelesti hanno vinto solo una volta contro il Monza. Spesso si sono anche persi punti contro squadre abbordabili. Si continuano a prendere gol, con la differenza che in attacco non si è compensata l’assenza di Castellanos. L’argentino ha caratteristiche uniche, che nella rosa non ha nessuno. Noslin per esempio, quel è il suo ruolo? La Lazio non poteva permettersi di spendere tutti quei soldi per un giocatore che ha fatto sei mesi buoni. Anche Tchaouna, il rendimento non ha giustificato la spesa. Se prendi questi giocatori, da Verona e Salernitana, come puoi chiedere a Baroni di centrare il quarto posto. Qui si cerca sempre di dare la colpa all’allenatore ma se c’è qualcosa non all’altezza nella Lazio è la società, che ormai non regge più i ritmi economici di questo calcio. Il presidente Lotito non mette mai nulla di suo, cerca solo di tagliare le spese per rimanere nel bilancio. Senza coppe sarebbero problemi, anche perché per la società il bilancio viene prima del progetto tecnico”.