«Sapevo che fosse Laziale, ma chiese espressamente al nostro storico team Manager dell’epoca Maurizio Manzini, di conoscermi – racconta lo stesso Rossi -. Fu così che andai per la prima volta nella casa famiglia che Suor Paola aveva messo su per le ragazze madri e gli orfani. E in quel modo mi avvicinai a una realtà e a un mondo per me, fino a quel momento, del tutto sconosciuti. Poi, per forza, cominciammo addirittura a vederci almeno una volta a settimana». Così si legge nell’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”, nell’articolo dal titolo “«La mia Suor Paola Una donna di cuore severa e buonissima»”.
Il mondo Lazio, ma non solo, piange la scomparsa di Suor Paola. Venuta a mancare all’età di 77 anni, la religiosa si era resa promotrice nel corso degli anni di iniziative e associazioni volte ad aiutare il prossimo in difficoltà. Grande tifosa della Lazio, Suor Paola aveva spesso coinvolto giocatori e personaggi del mondo biancoceleste nelle sue attività, raccogliendo l’affetto da parte di tutti. Ha voluto omaggiare la sua memoria anche l’ex allenatore capitolino Delio Rossi: «Suor Paola mi disse che portava fortuna e che i nostri incontri facevano bene alla Lazio. Visto che i risultati effettivamente arrivavano, si è creata questa particolare tradizione. Ogni giovedì, infatti, stavamo insieme. Lei cercava visibilità per le sue iniziative, in modo che più gente possibile partecipasse all’aiuto verso il prossimo».