“La paura però è che anche la squadra, ormai spremuta all’osso, non sia più così stretta al suo fianco. Il caso Pellegrini, la gestione Provedel-Mandas, alcuni nuovi finiti nel dimenticatoio, c’è più di un “mal di pancia” dentro lo spogliatoio”. Così si legge nell’edizione odierna de “Il Messaggero”, nell’articolo dal titolo “Squadra in caduta, Baroni sotto esame. Dea, Roma e Bodo decidono il futuro”.
I risultati degli ultimi mesi sembrano avere lasciato scorie negative in casa Lazio. Reduce dall’ 1-1 interno contro il Torino (quarto pareggio consecutivo tra le mura amiche) e dalla sconfitta umiliante di Bologna per 5-0, la squadra biancoceleste si ritrova ora al settimo posto a meno quattro punti dalla zona Champions League. Il paragone con il girone d’andata è impietoso e il rendimento di molti giocatori è in netto calo. Tiene banco dalle parti di Formello anche la situazione legata al turnover. Arma in più nella prima parte di stagione, da ormai diversi mesi Marco Baroni ha ridotto drasticamente l’impiego di tutti gli effettivi. Chi sembra pagare di più questa scelta sono i nuovi arrivati Ibrahimovic, Belahyane e Provstgaard, praticamente mai in campo. Questi fatti, legati alle situazioni di Pellegrini (prima escluso dalle liste per la Serie A e per l’Europa e poi reintegrato in campionato) e all’’alternanza tra i pali di Mandas e Provedel, sembrerebbero aver creato diversi malumori all’interno dello spogliatoi biancoceleste. La sensazione è che, le prossime gare contro Atalanta, Roma e Bodø/Glimt, possano esser decisive non solo per la stagione della Lazio ma anche per la permanenza di Marco Baroni nella Capitale.