La Lazio non rialza la testa e sbatte contro l’ottimo Torino di Vanoli. La sfida valida per la 30a giornata di Serie A Enilive finisce 1-1 in virtù delle reti di Marusic e Gineitis. I biancocelesti non riescono a sbloccarsi in casa, dove l’ultima vittoria in campionato risale al 9 febbraio contro il Monza. I capitolini falliscono il controsorpasso alla Roma, agganciando i giallorossi al sesto posto a 52 punti. Al termine della sfida il tecnico Marco Baroni è intervenuto ai microfoni di DAZN per analizzare la partita. Di seguito le sue parole:
«Rabbia per l’occasione sprecata? La squadra voleva vincere e ha fatto fatica, dovevano chiuderla e non prendere quel gol. Loro non hanno fatto molto per fare gol, oggi era fattibile. Siamo molto dispiaciuti e mortificati, abbiamo fatto comunque una buona gara. Non mi piace parlare degli assenti e trovare alibi, abbiamo creato tante occasioni e non sfruttate, come abbiamo abbassato l’attenzione abbiamo preso gol. Condizione? Continueremo a fare le rotazioni, ci sono giocatori che stanno rientrando e alcuni che sono già pronti, abbiamo partite molto ravvicinate in cui occorreranno tutti e ci sarà spazio per tutti. Dobbiamo riprendere il nostro ritmo, alcuni li bruttiamo via come oggi, ma ora abbiamo troppe partite importante per abbassare la testa».
L’analisi del mister ai microfoni di Lazio Style Radio:
«Non guardiamo gli episodi guardiamo quello che possiamo gare meglio. Nel secondo tempo abbiamo fatto bene, dopo il vantaggio potevamo raddoppiare e non ci siamo riusciti. Non possiamo prendere quel gol, è l’unica nota stonata. Nelle prossime settimane serve giocare con voglia, oggi la Lazio mi è piaciuta, abbiamo fatto una buona partita ma non possiamo subire certi gol, dobbiamo migliorare. Ci pesa ovviamente di non riuscire a vincere in casa, non serve parlare di maledizioni, dobbiamo solo fare meglio perché un dettaglio ci è costato la partita. La classifica la vediamo, dobbiamo ricostruire un pizzico di buona sorte e essere più attenti».
Di seguito le parole di Baroni in conferenza stampa:
Che sensazione le lasciano i fischi dell’Olimpico?
«Sono comprensibili, non vinciamo da tanto in casa, il pubblico vuole vincere. Noi non facciamo tutto per vincere. Non si può prendere quel gol contro una squadra che quasi non voleva farlo. Sono arrabbiato nero. Quando hai davanti un avversario così e crei occasioni per raddoppiare non puoi prendere questo gol. Ho visto una squadra che ha fatto tutto per vincere se non fosse stato per quell’errore. Dispiace, siamo qui a commentare ancora una non vittoria che avresti meritato per quello che si è visto sul campo»
L’assenza di Castellanos può pesare?
«Nemmeno sotto tortura mi metto a piangere perché mi manca il centravanti titolare. La squadra stava vincendo e lo avrebbe fatto senza quell’errore»
La squadra sembra non saper vincere le partita sporche. La classifica può diventare nemica?
«Noi guardiamo la classifica, dobbiamo ricreare le condizioni per migliorarla. Se io oggi tolgo la situazione del gol la squadra ha giocato una partita molto quadrata. Abbiamo creato e fatto un’ottima fase di non possesso»
Il valore della stagione passerà da Atalanta, Bodo e Roma? Anche i ragazzi sono arrabbiati come lei?
«Tutti erano arrabbiati, dobbiamo o chiudere le partite o non prendere gol»
Quale saranno i piani per arrivare nella migliore condizione al derby?
«Partita dopo partita. Ora c’è l’Atalanta, ragioniamo di gara in gara, di pallone in pallone, oggi è mancato un pallone»
Come sta Dia?
«Si è sacrificato oggi, non ha fatto così male. Sono giocatori che valutiamo per il gol, ma io valuto la prestazione che non è stata così male. Nel primo tempo c’erano le condizioni per servirlo più sulla profondità. Anche senza ritmo e con un avversario chiuso ha fatto una buona gara»
Come mai ha sostituito Pedro?
«Pedro mi ha chiesto il cambio, ha fatto una partita pazzesca, aveva finito le energie. Dele sta rientrando, c’erano degli spazi, era la sua partita, ma deve far meglio nel rientro in area»
La Lazio subisce sempre gol all’Olimpico
«È un problema, subiamo pochissimi tiri, non parlo di fortuna, dobbiamo fare meglio. Non c’è un pallone importante e uno no, tutti lo sono. Per vincere bisogna giocare ogni pallone».
La squadra ha ancora le energie per affrontare le due competizioni?
«Sì. Siamo arrivati fin qui e pensiamo alla fatica? Non scherziamo»
Si comincia a sentire il peso delle partite?
«A luglio pesano le amichevoli e la preparazione, adesso pesano le tante partite. È normale che perderemo qualcosa nella manovra e nel ritmo. La squadra oggi ha creato e gestito bene la palla. Manca qualcosa, manca alle squadre che arrivano con tante partite addosso»