Lazio Atletica Leggera, le storie di Parisi e Burcin. Pollini: “Emozioni alla maratona di Roma”

Se la squadra di calcio biancoceleste sembra avere il fiato corto, corre invece forte la Lazio Atletica Leggera. Lo dimostrano i risultati ottenuti dagli atleti con l’aquila sul petto Luca Parisi e Ayse Burcin Sonmez, entrambi in gara nella Maratona di Roma andata in scena domenica scorsa. Il primo, 35 anni, si è classificato decimo e secondo tra gli italiani (dietro soltanto a un’atleta dell’esercito). Mentre la seconda, 38 anni, è stata la prima donna italiana, ottava in assoluto. Per Luca Parisi la corsa è stata prima di tutto la soluzione per scappare da un destino non proprio semplice, come si capisce da questo racconto del suo passato: “Sono poco più che quindicenne, e da un letto del Forlanini, in seguito a un problema riscontrato ai reni e la cui evoluzione -spiega Parisi- potrebbe avere esiti poco rassicuranti me ne sto lì a fissare le pareti. La stanza è buia e grigia e l’infermiera sposta la grande tenda che impedisce alla luce di entrare. Resto lì da solo con altri due ragazzi malati come me e fuori dalla finestra scorgo qualcosa che mi fa restare incantato per qualche istante, sono frazioni di secondo! ma per me sono stati momenti infiniti, il tempo si era fermato, e potevo vederla con un solo battito di ali percorrere decine e decine di metri, in tutta la sua maestosità! Voglio pensare che quella fosse un Aquila! Un Aquila che passando di lì voleva dirmi: ‘Luca uscirai presto di lì e tornerai a correre e volare molto presto!’”. Da quel momento, per l’atleta biancoceleste, c’è stata la svolta: “Non passa più di un minuto e mi infilo le scarpe e scappo dal reparto correndo, inseguito da mezzo ospedale! Luca quel giorno nascerà di nuovo e scoprirà la corsa in una maniera diversa, correre per essere libero, per vincere contro il destino prima e contro gli avversari dopo!”.

Luca Parisi ha iniziato a correre a 9 anni circa, con i primi giochi della gioventù. 2h18’01’’ di Pb in Maratona, Vincitore della Corsa di Miguel, 4ª Migliore prestazione All Time in Italia sui 50km e 10ª Assoluto all’ultima edizione della Maratona di Roma con il tempo di 2h20’. Poi, la spiegazione sulla scoperta della sezione biancoceleste: “Accolto dalla grande famiglia della SS. Lazio Atletica Leggera, ho trovato subito un ambiente ideale dove continuare a coltivare la mia passione per la corsa, anche grazie a Gabriele Chiocca che mi ha voluto fortemente in questa nuova realtà.
E per me è un onore indossare i colori della Lazio, e soprattutto portare sul petto quell’aquila che ormai mi accompagna da tutta la vita!
Non c’era modo migliore di festeggiare i 125 anni di storia di una società nata proprio come sezione podistica e poi evolutasi in una polisportiva tra le più prestigiose nel mondo! I cui padri e ideatori furono Luigi Bigiarelli prima e Giuliano Pollini più tardi nel 1982 che diede vita alla sezione di Atletica Leggera”.
Poi, sull’attuale presidente della sezione: “Ne prende le redini Gianluca Pollini, che ringrazio tanto per la fiducia che mi ha dato e continuerò a onorare questi colori per tantissimo tempo! La Lazio prima che una società fatta di dirigenti, tecnici e atleti è una vera e propria famiglia, un gruppo di persone unito che si aiuta e sprona a vicenda, che gioisce nei momenti felici ma resta unito nelle difficoltà. Volevo citare poi un grande amico, Flavio de Stefani, è stato lui primo tra tutti a farmi vedere che in questa nuova società, il risultato sportivo era solo una parte del tutto, e che la vicinanza dei compagni di squadra, l’unione tra tutti come spiegato anche sopra sono i pilastri per vivere lo sport nel migliore dei modi, e secondo me in questo modo si ottengono anche risultati sul campo migliori”. Parisi già pensa al prossimo step: “Adesso il prossimo obiettivo sarà in ottica Ultramaratona, dove voglio provare a vincere il mio primo titolo Italiano assoluto tra circa un mese e mezzo alla 50km di Romagna”.

Grande soddisfazione anche per Ayse Burcin Sonmez:Ho vinto la Maratona di Roma non perché ho finito in 2h45 come prima italiana ma perché nonostante impegni famigliari e lavorativi sono riuscita a raggiungere l’obiettivo che avevo stabilito”. E sui suoi inizi: “Da piccola sono stata sportiva grazie ai miei genitori provando tutti sport con tanta curiosità. Crescendo, impegni di studi mi hanno impedito a praticare tutti, ma la corsa è stata sempre al mio fianco nei momenti in cui mi sentivo stressata per sfogarmi, dovunque andavo. Fino a 2021 non ho mai pensato a correre una gara anche perché soffrivo tanto l’ansia di competizione”. Poi il cambiamento: “Dopo la nascita dei miei figli, con il lavoro, mi sentivo di dover fare qualcosa per me. Mi hanno suggerito il mio attuale allenatore Giuliano Baccani. Ed ecco da li e’ partito il mio viaggio come maratoneta. S.S. Lazio che finora non conoscevo essendo nata e cresciuta in Turchia mi ha accolta da subito. Mi ha fatto sentire in famiglia dandomi tutti gli strumenti per poter portare avanti gli impegni quotidiani e praticare il mio tanto amato sport, la corsa”.

Anche il presidente della sezione dedicata all’Atletica Leggera, Gianluca Pollini, si è espresso in merito ai nostri microfoni: “Sono stato a Piazza del Popolo tutta la mattina della maratona a guardare i ragazzi con la maglia nostra. La mia famiglia gestisce questo campo da 45 anni, io sono presidente e sono sempre stato dentro. Ho iniziato come segretario generale, poi consigliere e vice-presidente. È stata un’emozione grandiosa. La cosa bella è che quando passavano i ragazzi la gente ci batteva le mani gridando ‘Forza Lazio’, ‘Non mollate’. Mi ha ricordato quando, negli anni 90, corsi la Maratona di New York e passando, con la maglia della Lazio e sentivo: ‘Go Lazio Go’ per Giorgia Chinaglia. Mi sono commosso. Nel calcio ci sono maggiori interessi, qui c’è spazio solo per la passione e per l’amore vero”. Poi, sulla sua fede: “Calcisticamente sono ovviamente tifoso della Lazio, ma io adoro lo sport in generale e l’atletica per me è lo sport più bello e nobile. I ragazzi mi hanno dato una gioia immensa, che ripaga tutti gli sforzi fatti con lo staff e con tutte le persone che si sono dietro”. Tanta passione, senza alcun tipo di interessi: “Noi alle spalle non abbiamo il rientro che magari c’è nel calcio, noi abbiamo il nostro mondo. La maggior parte degli atleti che corre con noi sono famiglie laziali. Il mio rammarico è che non ci sia uno spazio ogni domenica allo Stadio Olimpico per gli atleti della Polisportiva. Siamo stati la prima società civile nella Maratona di Roma, per noi è una soddisfazione incredibile”. La Lazio non è solo calcio, ma ci sono tante realtà come queste, che contengono storie bellissime e meritevoli di attenzione.

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