La Lazio di Marco Baroni ha spesso ricevuto critiche per la mancanza di qualità, ma i numeri raccontano un’altra storia. Se c’è un fondamentale in cui i biancocelesti si esaltano, è il dribbling. La squadra capitolina può contare su giocatori capaci di saltare l’uomo con grande facilità e naturalezza, creando superiorità numerica e scompiglio nelle difese avversarie. A confermarlo sono i dati ufficiali della Lega Serie A, che vedono ben tre giocatori con l’aquila sul petto tra i migliori dieci dribblatori del campionato. Il primo biancoceleste in classifica è Nuno Tavares, che occupa la quinta posizione con 44 dribbling riusciti, preceduto da nomi del calibro di Nico Paz con 57, seguito da Rafael Leao a 51 e Gaetano Oristanio a 48 a chiudere il podio. Tre dribbling in meno per Kenan Yildiz della Juventus, 45, appena fuori dal terzetto iniziale. Ma la Lazio non si ferma qui: anche Mattia Zaccagni a quota 37 e Gustav Isaksen a 36 trovano spazio nella top ten, rispettivamente all’ottavo e nono posto, confermando la centralità del dribbling nel gioco del tecnico toscano. Insieme al giocatore danese, a quota 36, troviamo Charles De Ketelaere a chiudere questa speciale classifica. Nessuna squadra è così rappresentata nei primi dieci posti di questa speciale classifica, un dato che smentisce chi vede i ragazzi di Baroni come un gruppo poco tecnico. Saltare l’uomo è un’arte, e a Formello sembra che abbiano trovato gli interpreti giusti.
1º Nico Paz (Como) 57;
2º Rafael Leao (Milan) 51;
3º Gaetano Oristano (Venezia) 48;
4º Kenan Yildiz (Juventus) 45;
5º Nuno Tavares (Lazio) 44;
6º Dodo (Fiorentina) 41;
7º Florian Thauvin (Udinese) 38;
8º Mattia Zaccagni (Lazio) 37;
9º Gustav Isaksen (Lazio) 36;
10º Charles De Ketelaere (Atalanta) 36.