«Ogni volta nel finale di stagione succedono cose strane. Abbiamo due casi da gestire: il primo è quello di Tavares, l’altro è quello di Castellanos. Nessuno parla, né lo staff medico, né il direttore sportivo». Queste le parole del nostro direttore Guido De Angelis, in apertura della trasmissione “Quelli che…”, in onda sui 98.100 di RadioseiLazio in onda dal lunedì al sabato. Il conduttore e giornalista ha poi proseguito: «Siamo un po’ tutti incerottati, ma la gestione è da mani nei capelli. È un peccato perché siamo nella fase cruciale, abbiamo creato una piccola dote che ancora manteniamo, come l’Europa League. Tutte le squadre decidono su quale competizione puntare, arrivati ad un certo punto. In Serie A io non credo più al quarto posto, ma spero di arrivare quinto o sesto, per confermarmi in Europa. La scelta non la facciamo noi, la farà il campo. Aver fatto giocare Castellanos giovedì è una dichiarazione d’intenti».