“Anche la Cassazione – dopo la Corte di Appello di Perugia – si è espressa in favore di Lotito nel caso che vedeva il presidente della Lazio in contrasto con Paolo Di Canio”. Così si legge sull’edizione odierna de “Il Tempo” nell’articolo dal titolo “Niente risarcimento per l’ex attaccante”. Se fosse una partita, il triplice fischio sarebbe già suonato da un pezzo, e il verdetto è netto: Claudio Lotito vince su tutta la linea. Dopo la Corte di Appello di Perugia, anche la Cassazione si è espressa a favore del presidente della Lazio nel caso che lo vedeva contrapposto a Paolo Di Canio. L’ex bomber biancoceleste, oggi opinionista calcistico, vede sfumare definitivamente la possibilità di ottenere un risarcimento. La battaglia legale tra i due, che si trascinava ormai da tempo, si chiude quindi con un verdetto chiaro che conferma la posizione di Lotito. Una vittoria non solo simbolica per il numero uno biancoceleste, che ancora una volta dimostra di saper tenere il punto anche fuori dal campo. Per Di Canio, invece, la sentenza mette la parola fine alla vicenda, senza possibilità di appello. Il fatto risale al 2023 quando ci fu un accesso scontro verbale, a Mediaset Premium, tra il patron biancoceleste e l’ex attaccante. La questione riguardava l’acquisto di Mauro Zarate con Di Canio che aveva sollevato parecchie perplessità sul prezzo d’acquisto del calciatore argentino. Lotito non si fece attendere e rispose anch’esso con tono deciso, fino ad arrivare oggi con il presidente dei capitolini che ne esce vincitore costringendo addirittura Di Canio al pagamento delle spese di giudizio.