Lazio, Baroni: “Vogliamo arrivare lontano. Stiamo crescendo mentalmente”

La Lazio stacca un pass per i quarti di finale di Europa League. Allo Stadio Olimpico di Roma i biancocelesti non vanno oltre l’1-1 contro il Viktoria Plzeň ma, forti del 2-1 dell’andata, si qualificano al prossimo turno della competizione europea. Succede tutto nella ripresa. Dopo un primo tempo più intenso che emozionante, gli ospiti sbloccano la gara con un gol del trequartista ceco Sulc. Reazione Lazio che si fa sentire. Dopo un buon momento di forcing, la squadra capitolina trova la rete del pareggio e della conseguente qualificazione con un colpo di testa di Romagnoli da sviluppo di calcio d’angolo. Periodo d’oro per il centrale difensivo, alla terza rete consecutiva. Lazio che vola così ai quarti di finale, dove affronterà il Bodø/Glimt.

Al termine della gara, l’allenatore biancoceleste Marco Baroni, ha raccontato la partita in conferenza stampa e alle varie tv. Di seguito le sue parole:

LAZIO STYLE CHANNEL

«Siamo felici e contenti. Principalmente per i nostri tifosi, il nostro popolo. La squadra ha fatto una partita di sofferenza, ci è mancato del ritmo ma la squadra l’ha interpretata bene. Peccato per il gol ma forse ci è servito, perché poi è uscita fuori la vera Lazio. Complimenti ai tifosi e a noi. Io lavoro a testa bassa, nell’umiltà e nel desiderio. Cerco di trasmettere tutto a questi ragazzi, sono orgoglioso di questo gruppo che crede nel lavoro che facciamo. Sono attaccato all’obiettivo della crescita di questa squadra».

«Bodo Glimt? Poi ci penseremo, adesso abbiamo delle partite davanti. Voglio che questa squadra cresca di gara in gara, questo passaggio ci serve per crescere il livello, anche le nostre ambizioni. Dobbiamo recuperare il più possibile, domani faremo scarico ma ci saremo. Romagnoli prima punta? Vediamo (ride, ndr), adesso c’è fiducia. In un campionato io trovai anche sette reti in quel ruolo. Patric anche ha giocato bene, Taty è tornano ed è importante. Ma sono tutti vogliosi e importanti». 

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«La squadra ha fatto una partita di spessore, a questi livelli ci sono le difficoltà. Loro sono un’ottima squadra che ti aggredisce bene. La voglia dopo il gol mi è piaciuta tanto. Noi dobbiamo giocare di ritmo e velocità. Faccio i complimenti a tutti, una bella serata, soprattutto grazie al nostro pubblico. Taty e Vecino sono rientrati e sono importantissimi».

«Quando si giocano così tante partite la stanchezza è mentale. Io vorrei giocare sempre perché vuol dire che stai facendo qualcosa di importante. Io e lo staff abbiamo cambiato modo di lavorare. Non mi piace sentire dire di stanchezza. Già nello spogliatoio pensavo al Bologna».

«Ho lavorato in questi giorni perché sapevo delle difficoltà. Non dovevamo pensare al risultato. Non ci viene di gestire le partite a volte. Loro fanno un gioco difficile, con il centrocampo a due abbiamo sofferto ma oggi solo complimenti. Questa partite ci fanno crescere».

Emozioni di questa partita? Si rende conto di quello che sta facendo?

«Io non riesco a soffermarmi su queste cose, non sono un celebratore di me stesso. Sono felice di questa serata, per tutto l’ambiente ma devo lavorare con testa e umiltà. Lo sento come dovere verso i miei ragazzi. Fin dal primo giorno mi hanno dato grande disponibilità. Faccio i complimenti e alla squadra per come ci hanno sostenuto».

Opinione sul Plzeň?

«Faccio i complimenti al Plzeň, hanno messo in difficoltà tante squadre. La cosa diffide è stata far capire alla squadra quanto fosse complicato. Dopo il gol siamo usciti fuori e abbiamo creato occasioni. Complimenti però agli avversari».

Cosa le è piaciuto di più e cosa di meno?

«Le difficoltà sono state dovute dagli avversari, sono dei fenomeni sulla seconda palla. Per noi era una gara complicata. Oggi però era difficile e la squadra ha gestito la gara al meglio possibile. Vecino è riuscito a fare 90 minuti, Castellanos 70. Abbiamo anche fatto partire Patric dall’inizio, con Dele-Bashiru che è rientrato. Queste sfumature per me sono fondamentali. Ritrovare questi giocatori è importantissimo».

Come arriva la squadra alla partita contro il Bologna?

«Domani è un giorno importante, di recupero e lavoro per chi non ha giocato. Solo dopo domani però si sapranno possibili fastidi, quindi è difficile pensare chi scenderà in campo. Al fischio finale ho parlato alla squadra della gara di Bologna, per noi è importante».

Quanto è contento dei gol da palla inattiva?

«È una delle componenti su cui lavoriamo. Spesso incontriamo squadre che difendo basse, non è facile. La risorsa da palla inattiva è fondamentale, perché non sempre abbiamo l’opportunità di segnare da azione».

Quanto è importante essere passati soffrendo?

«Noi avremo una trasferta contro il Bodo difficile, in un campo sintetico. Ora però dobbiamo pensare partita dopo partita. Siamo ambizioni e vogliamo arrivare fino in fondo ma ci aspettano gare toste. Adesso ci rituffiamo sul campionato, contro una squadra come il Bologna che sta benissimo. La sosta sarà importante per lavorare e recuperare».

Cosa è cambiato in Isaksen e Zaccagni?

«Io stimolo tanto i miei giocatori, perché li vedo forti e bravi. Isaksen doveva lasciarsi andare, una non ha più paura di rischiare. A questi livelli devi provare le cose difficili, perché in quelle trovi la crescita. Zaccagni non è una sorpresa, mi piace la sua mobilità. Forse in questo si è trovato meglio».

La qualità principale di questa squadra è il carattere?

«In questo momento abbiamo trovato la capacità di soffrire e rimanere in partita. Non molliamo mai e lo facciamo senza perdere identità. Questa squadra sta crescendo di spessore mentale».

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