“Un mistero lungo trentatré secondi. Che è durato lo spazio di poche ore. Perché ai 97 minuti di tempo totale di Lazio-Udinese di lunedì sera all’Olimpico mancavano 33”, secondo quanto visto in tv. In realtà, la spiegazione non si doveva cercare in campo (vedi l’arbitro Piccinini, valutato bene dalla Commissione guidata da Rocchi, potrebbe andare in doppietta) ma fuori”. Così è scritto nell’edizione odierna de “Il Corriere dello sport” nell’articolo dal titolo: “Svelato il mistero dei 33” mancanti Orologio tv in tilt”. Ha fatto non poco discutere, nei minuti subito successivi al fischio finale di Lazio-Udinese (match vinto 2-1 dai friulani), la decisione del direttore di gara Marco Piccinini di fischiare con 33 secondi di anticipo. Il motivo è da ricercare in problemi con il cronometro della tv che allo scoccare del 90′ (e due secondi) è tornato a 45′, andando avanti fino a 46’40′ per poi bloccarsi a 91’30′. Da quel momento sono passati all’incirca 25 secondi prima che il cronometro ripartisse e a quel punto l’orologio televisivo e quello dell’arbitro erano disallineati. I minuti reali giocati sarebbero stati dunque 95 e due secondi.