Un pareggio che lascia tanto amaro in bocca quello della Lazio contro l’Udinese (1-1), nella sfida di ieri sera all’Olimpico che ha chiuso la 28esima giornata di Serie A. A tal proposito è intervenuto, nel pomeriggio di RadioSei Lazio (fm. 98.100), l’ex tecnico biancoceleste Delio Rossi. L’allenatore si è soffermato su alcuni punti della partita di ieri, mettendo in luce quanto di buono fatto dai friulani ieri sera, ma anche sull’episodio del possibile rigore su Zaccagni.
Di seguire il suo intervento.
PARTITA – “Gara difficile, in sede di pronostico si presentava particolare e forse è stata più complicata del previsto. Risultato giusto, forse meritava qualcosa in più l’Udinese. Per me la Lazio è una squadra seria, che sa anche soffrire. L’Udinese stava meglio fisicamente. Il gol non andava preso e poi ci sta che la partita si sia complicata. La differenza la fanno i calciatori. La Lazio quest’anno ha 4-5 eccellenze. Zaccagni, Guendouzi, Rovella, Tavares e forse Gila, con Castellanos che fa il suo: se un paio mancano sai bene che le alternative non sono di pari livello. La Lazio deve stare sempre bene per fare la differenza. L’importante è rimanere attaccati al carro fino a fine aprile, poi la Lazio si giocherà le sue chance per un posto in Champions”.
POSSIBILE RIGORE – “Per me non era rigore, per il mio modo di intendere il calcio quello non è mai rigore”.
TAVARES – “Quando l’ho visto giocare all’inizio mi sono chiesto: ma dov’era prima? È un giocatore che se sta bene può stare nelle primissime squadre. Qualche problema lo ha. E’ una perla rara e il fatto di gestirlo significa che è sempre a mezzo servizio. Bisogna lavorarci bene se si vuole averlo a disposizione e con continuità. Si deve parlare con i medici per capire a fondo la problematica. Io comunque preferisco averlo per due gare in meno, ma averlo poi al 100%”.