La missione sorpasso della Lazio sulla Juventus fallisce. L’Udinese si conferma squadra ostica e la stanchezza nei biancocelesti gioca un ruolo fondamentale. I capitolini non sbagliano l’approccio ma si capisce da subito che sarà una gara ostica e spezzettata. Tanti falli presi da Zaccagni e Isaksen e fluidità di gioco resa impossibile dai friulani. La squadra di Runjaić è compatta e sfruttando la propria caratteristica principale, difesa serrata e contropiede, va in vantaggio. Lancio lungo verso Lucca, l’italiano protegge e scarica per Thauvin, la conclusione del francese è rimpallata e torna verso il numero 17, il bomber bianconero restituisce il favore e svirgolando una rovesciata permette al francese di realizzare lo 0-1 al 23’. I ragazzi di Baroni non si scompongono e cercano subito il pari, Tchaouna però in avanti non riesce a supportare la mole di palloni e le azioni si spengono. Okoye poi nega a Zaccagni il pareggio con un miracolo e la giocata necessaria per rientrare nel match arriva al 34’. Angolo spizzato da Vecino, sulla sfera piomba Romagnoli che batte Okoye, 1-1 e le squadre vanno a riposo. Al rientro in campo dagli spogliatoi la prima palla è della Lazio, Noslin subentrato a Tchaouna appoggia per Zaccagni ma il super recupero di Kamara nega il vantaggio alle aquile. È l’ultima vera palla gol laziale, l’Udinese crea di più con Atta e Payero mentre ai padroni di casa l’unico squillo è una conclusione di Noslin dalla distanza. Le due compagini sono stanche e al triplice fischio esce il risultato più giusto, 1-1. La Lazio rimane al 5° posto accorciando ad una sola lunghezza dalla Juventus quarta.