Nuno Tavares è una delle migliori rivelazioni di questa stagione, per la Lazio e per la Serie A in generale. Il terzino sinistro ha rilasciato un’intervista ai microfoni di A Bola (quotidiano sportivo portoghese) toccando diversi temi, uno di questi è il suo arrivo nella Capitale: “Da quando sono arrivato alla Lazio non abbiamo mai sentito parlare di obiettivi. Credo che noi stessi come squadra sappiamo quello che dobbiamo raggiungere perché siamo in un grande club e vogliamo giocare al massimo livello, che include anche la Champions League e la lotta per lo Scudetto. Stiamo cercando di farlo e lotteremo fino alla fine”. Successivamente, il miglior assistman del campionato italiano ha parlato di cosa lo ha spinto in estate a scegliere il club biancoceleste commentando inoltre le parole del presidente Lotito che, in una dichiarazione passata, ha specificato come non crederebbe Tavares neanche per 70 milioni di euro: “Lotito ha detto che non mi venderebbe neanche per 70 milioni? Quando ti senti a tuo agio e percepisci la fiducia del club, le cose vanno bene. Ma se non avessi avuto questo rendimento fin qui, forse il presidente non l’avrebbe detto o non avrebbe scommesso su di me. Analizzando la mia carriera sto iniziando a guardare più a chi mi vuole davvero, perché c’è differenza tra chi è interessato e chi spinge per avermi. Ho scelto la Lazio perché sentivo che mi volevano davvero, e quando è così sei più disposto a fare quello che ami con più piacere e più sicurezza”. Sull’argomento derby il numero 30 è stato molto chiaro, la stracittadina romana è una gara incandescente che ricorda molto le partite infuocate del campionato portoghese:”Il momento più bello qui è stato l’allenamento a porte aperte con i tifosi prima del derby, la curva nord è fantastica e ci ha sempre supportato, anche quando abbiamo perso 0-6 contro l’Inter. Tra Lazio e Roma c’è una grande rivalità, ma niente a cui io non sia già abituato. Gare come Benfica-Sporting o Benfica- Porto potrebbero essere anche più vive. Qui c’è un clima rovente, ma l’ho sentita di più in Portogallo”. Chiosa finale sul futuro, Nuno non esclude un ritorno al Benfica, club che lo ha lanciato tra i professionisti per poi cederlo all’Arsenal: “Ritorno al Benfica? Non lo escludo. Loro mi hanno fatto esordire, chiunque indossi quella maglia ha il sogno di giocare tante partite ma io ne ho fatte poche”.