Finisce nel modo più incredibile possibile il primo atto degli ottavi di finale di Europa League tra Lazio e Viktoria Plzeň. Alla Doosan Aréna i ragazzi di Marco Baroni si impongono 2-1 sui cechi, grazie alla prodezza al 98esimo di Gustav Isaksen, in nove contro undici. La rete del danese si aggiunge e quella di Alessio Romagnoli nella prima frazione di gioco. Per i padroni di casa, aveva momentaneamente pareggiato i conti il centravanti nigeriano Rafiu Durosinmi. Al termine della gara, l’allenatore del Plzeň Miroslav Koubek, ha commentato la gara in conferenza stampa.
Di seguito le sue parole, direttamente dalla pancia della Doosan Aréna:
Cosa vi lascia questa sconfitta?
«Abbiamo giocato molto bene ma non è bastato per vincere. Sto ancora cercando di capire cosa è successo sull’ultimo gol. Abbiamo gestito male, sottovalutando Isaksen. Credo che abbiamo sorpreso la Lazio per come abbiamo giocato ma non siamo riusciti a sfruttare le occasioni. Forse è stata la nostra miglior partita in Europa League. Abbiamo perso la prima, ma nel calcio tutto è possibile e lo abbiamo visto oggi».
Siete fieri della prestazione?
«Sì, siamo fieri. Abbiamo messo in difficoltà una squadra con alcuni dei migliori calciatori in Europa. Facciamo un calcio difficile che non piace all’avversario. Oggi abbiamo messo qualità ma non siamo riusciti a vincere. Se una squadra ceca fa una prestazione del genere contro una di Serie A non si può non essere fieri».
Cosa cambia in casa?
«In casa siamo sempre più fastidiosi. Alla squadra ho detto che la cosa importante è stata la prestazione, tutti sono consapevoli di aver giocato bene. Sarebbe stato peggio perdere 2 a 1 dopo una partita che hai passato a difendere».
Come sta la squadra?
«Erano tutti scontenti e tristi perché sapevano che potevamo fare di più. Espulsioni? Siamo riusciti a pressarli mentalmente. Non sono riusciti a reggere a livello mentale, li abbiamo tirati fuori dalla zona comfort».
Sulla Lazio?
«La Lazio mi ha fatto i complimenti per la partita, con Baroni ci siamo salutati. A Roma non abbiamo niente da perdere, dobbiamo giocare come abbiamo fatto oggi».