Lazio, Baroni: “Terreno impresentabile. In passato fatte figuracce su questi campi”

La Lazio lo fa ancora! Come contro il Milan, i biancocelesti vincono con un gol al 98esimo minuto. I ragazzi di Marco Baroni sbancano la Doosan Aréna e si impongono per 2-1 sui cechi del Viktoria Plzeň, nel match d’andata degli ottavi di finale di Europa League. Capitolini in vantaggio nella prima frazione di gioco con Romagnoli. Nella ripresa si accende totalmente la partita. Prima Durosinmi pareggia i conti, poi Rovella e Gigot costringono i propri compagni al forcing difensivo prendendo due rossi. Nel finale, una prodezza di Isaksen, scatena la gioia laziale.

Al termine della gara, il tecnico della Lazio Marco Baroni ha commentato la gara a Sky Sport e ai microfoni ufficiali del club, prima di concludere in conferenza stampa direttamente dalla pancia dello stadio. Di seguito le sue parole:

SKY:

«Non abbiamo mai smesso di crederci. Ci voleva tanta attenzione oggi, ci stiamo lavorando. Abbiamo sbagliato sulle palle inattive. Isaksen? Sono contento e non stupito, aveva bisogno di fiducia. Mi piace lasciare liberi i ragazzi giovani, mi piacciono quando rischiano. Lui sta cominciando ad essere determinante, sta curando tanto di dettagli. Gol? La squadra sa che deve attaccare sempre. La partita di San Siro è stata dispendiosa, loro sono stati più reattivi di noi».

LSC:

«Sono state due vittorie diverse, oggi abbiamo fatto una gara di dedizione e sofferenza. Siamo contenti per i nostri tifosi. Io sono felice per la squadra. È ancora tutto aperto, ma dobbiamo continuare così. Adesso vanno recuperate le energie per affrontare il ritorno con attenzione. Isaksen? Sta crescendo, adesso gioca convinto dei suoi mezzi. Deve continuare così, può alzare ancora di più il suo livello. Questa Lazio è apprezzata perché non molla mai. Lottiamo per la maglia, per la nostra identità. Ai ragazzi ricordo sempre di giocare con dedizione e voglia».

CONFERENZA:

Che emozione è stata?

«Avevo avvertito i ragazzi che sarebbe stata una partita sporca. Non mi stupisco del risultato, perché la squadra sta facendo questo passo mentale avanti. Ci siamo difesi con ordine, non era facile soprattutto dopo i due rossi. Il gol è stato il premio per una squadra capace di soffrire».

Prima si subiva di più nel finale, avete invetrio la rotta?

«Oggi ventesimo gol negli ultimi quindici minuti, questo la dice lunga sulla nostra mentalità. Siamo entrati in quattro in area alla fine. Isaksen benissimo, ma non sono stupito. Il ragazzo è in grandissima crescita. Loro oggi sono stati più reattivi di noi ma venivamo da una gara in cui abbiamo dato tutto».

Vittoria più importante della sua carriera?

«Le vittorie sono sempre belle. Quella di oggi viene dopo una partita di attenzione e dedizione. Volevamo vincere e lo abbiamo fatto nonostante la doppia inferiorità. Oggi è uscito il carattere e la voglia dei ragazzi: questo è un valore apprezzato da tutti».

Sui rossi e sul campo?

«Abbiamo fatto una partita alla quale non siamo abituati. Loro appena uscivi fuori calciavano lungo e andavano dalle due punte. Terreno? Non è presentabile in una competizione così. Questi fattori li abbiamo patiti. Quando le partite diventano così ci può stare perdere lucidità. Ci sono state diverse provocazione, per me c’era il rosso per il fallo su Guendouzi».

Si poteva fare meglio dal punto di vista del gioco?

«Ho elencato prima alcuni fattori che hanno inciso sulla capacità di poter produrre del gioco. Diverse squadre importanti sono cadute qui, perché non è facile. Secondo me il loro lanciare lungo ha influito. Hanno fatto una partita sporca, con contrasti e aggressività. I ragazzi più esperti li sentivo dire di fare attenzione, perché in passato sono state fatte brutte figure su questi campi».

Approccio sbagliato?

«Secondo me la partita di Milano ci ha prosciugato dal punto di vista delle energie fisiche e mentali. Se il Plzeň però è qui è perché con loro tutti vanno in difficoltà».

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