La strada europea della Lazio passa per la Doosan Arena, ma il primo ostacolo non sarà solo il Viktoria Plzeň. Stavolta, a complicare la sfida d’andata degli ottavi di Europa League, ci penserà un terreno di gioco in condizioni tutt’altro che ottimali. Più che un campo da calcio, un vero e proprio campo di battaglia, con zolle sconnesse e un fondo irregolare che mette a rischio sia la qualità del gioco che l’incolumità dei giocatori. Una situazione che ha fatto infuriare la dirigenza biancoceleste. Il diretto sportivo Angelo Fabiani non ha nascosto la sua rabbia, protestando duramente con il delegato UEFA: “Un campo così non può ospitare una competizione del genere!”. E come non dargli ragione? Il rischio infortuni è concreto, e la Lazio dovrà trovare subito le giuste contromisure per non farsi condizionare, vista anche l’ indisponibilità di pedine fondamentali come Zaccagni e Castellanos. I ragazzi di Koubek, abituati a giocare su terreni difficili, potrebbero trarre vantaggio da questa situazione. Per i biancocelesti, più tecnico e qualitativi, serviranno lucidità, sacrificio e spirito di adattamento. Niente tocchi di fino, niente giocate rischiose ma solo grinta e concretezza. L’augurio è che gli ultimi interventi sul campo possano limitare i danni, ma una cosa è certa: la Lazio ha i mezzi per imporsi, anche contro le difficoltà. Baroni e i suoi uomini dovranno trasformare le problematiche in soluzioni per arrivare alla partita di ritorno, all’Olimpico, con un risultato più agevole possibile.