«Chi mi conosce lo sa, il mio obiettivo è sempre stato giocare con la Nazionale argentina. Non me lo aspettavo, ma se giochi in Europa sai che devi prepararti per quello. Io mi sono sempre preparato», queste le parole dell’attaccante della Lazio Valentìn Castellanos, rilasciate ai microfoni di Directvsports. Il calciatore biancoceleste ha poi proseguito raccontando delle sue esperienze in Nazionale, degli inizi della sua carriera e della possibilità di giocare con il River Plate:
«Chi mi conosce fin da piccolo sa che, nei club in cui sono stato, anche in campionati meno prestigiosi rispetto all’Europa, ho dovuto faticare molto per arrivare fin qui. Ho avuto molte offerte dalla Cina, dall’Arabia Saudita, nonostante fossi così giovane, ma non volevo accettarle. Io volevo venire in Europa, provare la competizione qui per guadagnarmi un posto in nazionale e poter competere a questo livello. Messi? Conoscerlo è stato pazzesco. Tutti vogliono stare lì e conoscerlo. Ovviamente mi ha salutato e io ho ricambiato. Mi ricordo che siamo arrivati insieme con Lautaro Martinez con un volo dall’Italia, era molto tardi, circa le 23. Lui aveva finito di cenare, sono andato a salutarlo. È stata la prima persona che ho incontrato, proprio quella che volevo vedere. Mi ha salutato in maniera molto rispettosa. River Plate? Mi hanno chiamato due volte. La prima non ricordo se nel 2021 o 2022. Non mi chiamò Gallardo, ma il suo secondo. La prima cosa che mi chiese fu se ero disposto a venire al River. Ovviamente gli dissi di sì, che era qualcosa da discutere, non solo a livello personale, ma anche a livello di club, per il trasferimento e per trovare un accordo che andasse bene per entrambe le squadre. Ci lavorarono per un po’, ma alla fine non si arrivò a un accordo, non tanto per una mia scelta, ma tra i club».