Antivigilia di Europa League in casa Lazio. Messa alle spalle la gioia per la vittoria di San Siro per 2-1 contro il Milan, per la squadra di Marco Baroni è arrivato il momento di pensare all’Europa. Giovedì 6 marzo, il club capitolino farà visita ai cechi del Viktoria Plzeň, nel match d’andata degli ottavi di finale di UEFA Europa League.
Nel corso della giornata odierna, la squadra si è ritrovata presso il centro Sportivo di Formello per iniziare a preparare la prima delle due gare europee. Le notizie che arrivano dal quartier generale biancoceleste non sono totalmente positive. Salvo sorprese, Marco Baroni dovrà fare a meno di Mattia Zaccagni. Il capitano laziale non ha preso parte all’allenamento, gli accertamenti della tarda mattinata a Villa Mafalda hanno evidenziato un affaticamento al polpaccio. Domani la rifinitura, il capitano proverà in extremis ma non verrà rischiato. Con lui, assenti anche i già noti Marusic, Hysaj, Castellanos e Dele-Bashiru. Gestione per Gigot, che va verso la panchina in Repubblica Ceca.
Capitolo formazione: in porta Mandas dovrebbe vincere il ballottaggio con Provedel, confermandosi così portiere di coppa. Buone notizie in difesa, con Romagnoli che si è allenato regolarmente, candidandosi in questo modo per una maglia da titolare accanto a uno tra Gila e Patric. Scelte obbligate sulle fasce, con Tavares costretto agli straordinari e Lazzari che sostituirà l’infortunato Marusic (a rischio anche per l’Udinese).
Rovella e Guendouzi manterranno il posto in mediana, l’unico centrocampista dalla panchina sarà Vecino, rientrato per l’ultima mezz’ora del match di San Siro. Isaksen verso la conferma a destra, mentre Noslin e Tchaouna sperano: il primo si è mosso nella posizione di Zaccagni, il secondo ancora da punta (sarebbe la terza di fila da centravanti). Occhio anche a Pedro, che ha provato anche da attaccante, e potrebbe in ogni caso avere un posto anche sulla trequarti. La rifinitura di domattina alle 11.00 scioglierà i dubbi dalla cintola in su. Nel primo pomeriggio, il volo per Praga.