“Proverò a non parlare di arbitro e di Var, voglio pensare ancora in maniera più ambiziosa: per fare il salto di qualità dobbiamo riconoscere alcune situazioni”. Così l’allenatore ed ex calciatore biancoceleste Angelo Gregucci, ai microfoni di Radiosei, sul match di San Siro di ieri sera tra Milan e Lazio vinto 2-1 dai biancocelesti grazie alle reti di Zaccagni e Pedro. “Dopo 6′ abbiamo avuto 3 occasioni, di cui una clamorosa. Siamo andati in vantaggio grazie ad una buona lettura. Il clima anche dello stadio era strano. Abbiamo provato a fare le cose fatte bene, ma dovevamo chiudere il primo tempo sul 2-0. In più abbiamo avuto una gestione pessima dell’uomo in più”. Poi, su Nuno Tavares: “Il terzino ha grande qualità ma sul gol del Milan mi fa arrabbiare. Si poteva prendere gol in tanti modi, ma non in quello”. Sull’importanza di mettere al sicuro prima il risultato, Gregucci ha detto: “La sensazione è stata che avevamo più chances noi di vincerla la partita. Questi tre punti sono oro colato per noi, ma da queste partite con le grandi, anche se il Milan ora di grande non ha niente, devi chiuderle”. E sul rigore calciato da Pedro: “Senza Pedro l’avrebbe tirato il primo che passava con maggiore convinzione, vista anche l’assenza di Zaccagni in quel momento. Pedrito è un campione, come uomo e come professionista, con un bagaglio disumano. Da notare il comportamento che ha avuto anche prima di batterlo il rigore”.