Vittoria dal sapore storico per la Lazio, la terza negli ultimi trentacinque anni in trasferta contro il Milan. La squadra di Marco Baroni sbanca 2-1 il San Siro milanista e si rilancia in zona Champions League. Gara al cardiopalma per i biancocelesti, capaci di sbloccare alla mezzora il match con capitan Zaccagni. Nel finale, dopo il pareggio di Chukwueze, un Pedro glaciale dal dischetto scatena la festa laziale. Al termine della gara, il mister capitolino Marco Baroni, ha commentato la vittoria di San Siro in conferenza stampa, direttamente dalla pancia dello stadio. Di seguito le sue parole:
Vitoria più pensante della stagione? Cosa ha pensato dopo il pareggio?
“Noi siamo una squadra che gioca, che non deve pensare a conservare il risultato. Nel primo tempo abbiamo speso molto, ho anche dovuto fare due cambi forzati in difesa. È tornato Vecino, per noi è fondamentale. Abbiamo messo in difficoltà il Milan, cercando profondità e uscendo bene in palleggio. Noi dobbiamo lavorare per queste partite, per alzare il livello ci servono questi palcoscenici”.
State diventando grandi?
“Noi siamo una buona squadra che fa un buon calcio, ma bisogna lavorare per diventare grandi. Siamo sulla strada giusta, le certezze vanno trovate in queste partite”.
Marusic come sta?
“Ha subito una forte contusione al ginocchio, spero sia solo una botta. Mi auguro possa riprendere presto”.
Oggi Lazio più matura? Vogliamo dare una narrazione diversa sulla stagione?
“Non spetta a me giudicarlo, noi dobbiamo pensare gara dopo gara e lavorare per diventare grandi. Questo alza il nostro livello, il resto fa perdere energia. Ora arriviamo nel momento più improntate della stagione, serve fiducia, lavoro e prestazione. Oggi giocato con grande personalità, è una crescita”.
In queste due settimane avete fatto una preparazione specifica? Manca un centravanti?
“Noi lavoriamo tanto, ci serve questo e ritmo. Per la mobilità che cerchiamo bisogna allenarsi. Se vai piano in allenamento vai piano anche la domenica. Castellanos è il nostro centravanti, chi gioca al suo posto non deve sentire il peso. Noi abbiamo portato tanti giocatori al gol, questi sono dei valori che vanno mantenuti. La squadra intera deve lavorare per trovare la rete, non il singolo. Questi ragazzi hanno bisogno di fiducia e convinzione”.
Che soddisfazione da Pedro? Sulla corsa Champions League?
“Pedro posso solo dire che è immenso. Sia calciatore che uomo. Incredibile quello che da alla squadra, ce lo teniamo stretto. Ci da tanto e ci fa crescere. Champions? Non sono stupito delle tante squadre in lotta. Sono ottimi club ma la corsa più bella dobbiamo farla su noi stessi”.
Si aspettava subito il cambio Felix-Musah?
“Sì, pensavo giocasse dall’inizio però. Una volta entrato siamo passati al 4-3-3, perché stavamo spendendo tanto”.