Smaltita la delusione e la rabbia per l’eliminazione in Coppa Italia contro l’Inter, la Lazio torna a Milano per sfidare l’acciaccato Milan di Conceição, sconfitto ieri dal Bologna nel recupero della 9^ giornata di Serie A Enilive. Nell’antivigilia della sfida, in programma domenica 2 marzo alle ore 20:45, il tecnico biancoceleste Marco Baroni è intervenuto in conferenza stampa dal Centro Sportivo di Formello per presentare la sfida. Di seguito le sue parole:
Qual è l’umore suo e della squadra?
«Siamo sempre fiduciosi e ottimisti, ma anche dispiaciuti, ci tenevamo ad andare avanti in Coppa Italia. Devi pensare a ciò che puoi migliorare e cambiare, siamo concentrati lì dentro»
L’assenza di Castellanos pesa, come ovviare al problema della mancanza di gol?
«Il gol è responsabilità di tutta la squadra, abbiamo sempre fatto gol di collettivo. Taty per noi è importante, ma la squadra deve avere la soluzione. Dobbiamo sempre avere una grande produzione offensiva, la chiave sta nel collettivo. C’è fiducia e convinzione, la squadra sa cosa fare»
C’è grande confusione a livello di regolamento e interpretazione. Questo non è più calcio, la sua opinione?
«Tutto il movimento deve migliorare, non solo le squadra. Ci sono organi competenti che analizzeranno e cercheranno di migliorare e puntualizzare. Ci sono dei regolamenti e all’interno di quelli ci dobbiamo muovere tutti. Il calcio non è mio nè delle società, è della gente e dobbiamo sostenere questo movimento»
Il recupero di Vecino è fondamentale, potrebbe essere la soluzione all’assenza di Castellanos. Provedel?
«Domenica lo vedrete. Vecino è importantissimo, proprio per questo dobbiamo essere attenti, con questo tipo di infortuni bisogna sentire il giocatore. Ieri ha svolto quasi tutto l’allenamento con noi. Chiaramente non dall’inizio ma può darci una mano»
Ci sono soluzioni nuove nel ruolo di prima punta? Un commento su Tchaouna e Noslin?
«Romagnoli sta meglio, abbiamo ancora due sedute e le valutiamo, è in fase di recupero. È stata una mia scelta preventiva, ho preferito non rischiare. Su Tchaouna e Noslin voglio spendere due parole in più: qui avete avuto attaccanti fortissimi, ma io non vedo solo i gol. Loum non ha fatto male, così come Noslin, dobbiamo sostenerli tutti insieme. Il peso del gol non è solo dei centravanti, è il collettivo che deve aiutare. Loro hanno già dato un contributo importante, spero possano arrivare a raggiungere il rendimento dei predecessori»
La Lazio sembra in ripresa, ma dopo la sconfitta a Milano ci sono voci di un calo. Questa altalena di emozioni quanto incide sulla squadra?
«Le critiche fanno parte del gioco, le accettiamo e ci lavoriamo. Entro in questo tema per chiarirlo, è stata fatta una classifica dei confronti con le big. Noi siamo una bella squadra, ma ancora non siamo una grande. Lavoriamo tutti i giorni per diventarlo, i confronti con queste grandi squadre ci stimolano»
Senza Castellanos si pensava che Dia sarebbe diventata la prima punta. Per lei è un trequartista? Rovelle è il giocatore più ammonito, sembra un controsenso.
«È un dato che ho sottoposto, in relazione ai falli fatti siamo la squadra più ammonita. Abbiamo molta dinamicità, recuperiamo palla alta, facciamo un calcio propositivo. A Venezia abbiamo subito 21 falli ma abbiamo subito ammonizioni importanti. Io amo questa dinamicità anche nella fase di non possesso, cerchiamo di recuperare velocemente la palla. Dia? È un giocatore che può interpretare entrambi i ruoli, ha nella mobilità la caratteristica più importante, che gli permette di aprire spazi. Se i difensori hanno riferimenti sono avvantaggiati, se gli vengono tolti vanno in difficoltà».
Come sta Patric? Tra quanto potrà essere disponibile? Un commento sul Milan?
«Il Milan è fortissimo, una delle più forti se non la più forte. Ha una grande produzione offensiva, a volte non raccoglie. Per noi rimane un impegno severo, ma bellissimo da affrontare viso a viso per la qualità dell’avversario. Patric? Sta meglio, ieri ha lavorato con la squadra, ora valuterò se c’è la disponibilità per venire con noi a Milano».
Ci può fare un bilancio di questi mesi alla Lazio?
«C’è ancora tanto lavoro, credo che nella partita di andata la squadre fece una partita di altissimo livello, mettendo in difficoltà il Milan. Abbiamo bisogno di queste partite. I bilanci si fanno alla fine, siamo nella parte più bella e importante, ci siamo».
Quanto è cambiato il MIlan?
«È una squadra talmente forte che può rientrare in lotta. A gennaio hanno cambiato alcuni giocatori, sono arrivati altri giocatori. Rimane una squadra con delle individualità pazzesche, dobbiamo limitarle il più possibile».
Di Matteo Selli