Un duro sfogo, quello andato in scena a Bologna da parte di Sergio Conceicao, allenatore del Milan. Il Diavolo perde 2-1 il recupero della nona giornata di Serie A e resta a -6 dalla Lazio. Il tecnico rossonero ha commentato sia a DAZN che in conferenza stampa il momento negativo dei rossoneri, che domenica sera sfideranno proprio la squadra di Marco Baroni. Nell’ambito di un lungo post-partita, con grande umiltà e toni pacati, il portoghese ha parlato degli attacchi subiti da stampa e ambiente nelle ultime settimane.
“Io non sono venuto dal niente, chiedo rispetto. Si parla di me come di un allenatore che è un peso per il Milan, ma se faccio male il mio lavoro vado a casa e state certi che non chiederò un euro in più alla società. Io sto facendo il massimo, ed ho una storia. Avevo una squadra meno forte (il Porto, ndr), ma ho eliminato la Lazio di Sarri, la Roma di Di Francesco, la Juventus, l’Inter, ho vinto 13 trofei. Il mio staff ed io meritiamo più rispetto, io ho una famiglia e dopo l’allenamento, alle 19, torno a casa per stare con mio figlio e mia moglie. Ho sentito di tutto, insulti, fango. Ho letto interviste ad altri possibili allenatori futuri del Milan, anche cose poco professionali. Si parla solo di me, ma la mia situazione è semplice: se mi dicono di andare via, faccio la valigia e non chiedo un euro. Anche i miei vicini, i miei famigliari, leggono cose false e cattive che non stanno ne in cielo né in terra. Scusate lo sfogo“.
N.F.