“La situazione arbitrale attuale mi sta massacrando e levando la passione e l’interesse per il calcio. Credo che avrei avuto molta difficoltà a relazionarmi con la società, forse saremmo andati allo scontro. La responsabilità di Lotito è evidente”. Così Guido Paglia, ex responsabile delle comunicazione della Lazio, nel pomeriggio di RadioSei Lazio ha commentato gli ultimi trascorsi della squadra biancoceleste con gli arbitri.
“Il presidente Lotito ha portato un attacco a Gravina e non dico che gli arbitri dipendano dalla FIGC, se non per la carriera. Se vogliono farla, prendere più soldi e diventare di livello internazionale, devono essere in buoni rapporti con la FIGC.
Escludo categoricamente che Gravina dia indicazioni , credo più che sia proprio la classe arbitrale che voglia essere protagonista agli occhi della FIGC stessa. E’ una mia convinzione, non è un complotto di Gravina contro Lotito, ma una sorta di autocondizionamento dei fischietti. Ci sono una serie di episodi talmente evidenti e palesi che meriterebbero un’indagine interna. La giustificazione dell’episodio contro l’Inter la trovo davvero assurda”, ha poi continuato Paglia.
“Lotito ha rinunciato alla Lega, sa di essere emarginato. E’ consapevole, ma non gliene frega assolutamente niente. Non è mosso da una lazialità spinta come altri tifosi. Lui pensa alla carriera politica ed al suo ruolo di senatore.
La Lazio non è alla pari con questi interessi. Ad oggi sa benissimo che una campagna-arbitri sarebbe inutile e non saprebbe davvero come uscirne”, ha poi proseguito il giornalista.
“Flaminio? Ma voi ci credete ancora? Non ci ho mai creduto. Credo sia una messa in scena, anche lì è stato presentato un piano che non sarà accettato. Il progetto della Roma Nuoto è più valido e non andrebbe a stravolgere quello che c’è intorno. Al Flaminio non credo dal 2000, quando provammo noi con l’allora Sindaco Rutelli. Non c’è niente da fare: se scavi trovi i cocci romani, hai le mani legate anche per i posti a sedere”, ha poi concluso.