Inter-Lazio, le pagelle: “Disastro Pellegrini, Gigot ingenuo. Tchaouna e Noslin, perché?”

Al termine di Inter-Lazio 2-0, gara valevole per i quarti di finale di Coppa Italia, arrivano come di consueto le pagelle del nostro direttore, Guido De Angelis. Eccole.

MANDAS 6 – Inoperoso nel primo tempo e incolpevole sul gran gol di Arnautovic. Male con i piedi: nei primi 45’ spedisce 3 rinvii in rimessa laterale. Mai impegnato nella ripresa, viene spiazzato (come quasi tutti) da Çalhanoğlu dagli undici metri.

LAZZARI 6 – Torna titolare dopo 45 giorni ma non prova mai a puntare Dimarco. Un solo cross al centro nella prima frazione, gli altri due sono (al solito) murati. Perlomeno è stato vivo per l’intera gara ed è apparso in buona condizione fisica, reggendo fino al fischio finale. Non ha sfigurato, poi i traversoni sono un’altra cosa. Ma lo sappiamo, e non da oggi.

GIGOT 5 – Giganteggia nella prima frazione su Arnautovic, che purtroppo segna un gol da cineteca al 39’. Ingenuo a provocare su Correa – non propriamente un fulmine di guerra – il rigore che chiude la partita. Una sciocchezza colossale, che macchia una partita tranquilla. Sono errori gravi, e tra qualche mese a San Siro con l’Inter ci saranno Thuram e Lautaro…

ROMAGNOLI 6 – Preferito a Gila a sorpresa, non è mai sollecitato nel primo tempo da una squadra entrata in campo palesemente per tenere lo 0-0 e forse neanche così interessata al passaggio del turno. Praticamente ingiudicabile, Taremi ha evidenti problemi di posizionamento e non lo mette mai in difficoltà. Per precauzione Baroni lo tiene negli spogliatoi al break.

Dal 46’ GILA 5,5 – Le solite progressioni, un po’ meno cattivo nei duelli, in altre circostanze si sarebbe mangiato Correa. Ma non ha grosse colpe e tutto sommato è entrato anche benino. Il problema è che quando la prima pressione in avanti di Rovella e Guendouzi va a vuoto, la retroguardia è lasciata tutta sola, senza centrocampo. Tornerà titolare col Milan.

PELLEGRINI 4,5 – Nel vivo del gioco, ci mette tutto quel che ha ma arriva spesso fuori tempo e perde diversi palloni, poi si becca pure il giallo. Per tentare l’anticipo, va puntualmente a vuoto e fa enorme confusione Protagonista di due aperture che sono facili prede di Dimarco. Disordinato, come spesso gli capita. Il corner del gol del vantaggio interista nasce dal suo ennesimo errore. Un vero disastro.

Dal 61’ NUNO TAVARES 6 – Ingaggia un bel duello con Dumfries, sollecitandolo spesso. Qualche buon cross, ma chi colpisce di testa dei nostri? Spero che il fisico tenga, perché è l’unico della squadra a poter tirar fuori dal cilindro una giocata. Ora c’è il Milan e andrà gestito, temo non possa giocare sia a San Siro che a Plzen nel giro di 4 giorni.

GUENDOUZI 6 – Si incolla a qualunque centrocampista nerazzurro passi dalle sue parti e sradica diversi palloni, facendoci ripartire, in un buon primo tempo. Nella ripresa è l’unico a disperarsi al momento dell’assegnazione del rigore su Correa. Anche il francese è in calo, inevitabilmente, ma per carattere ha una rara ferocia agonistica e soffre la sconfitta più di ogni altro compagno.

ROVELLA 6 – Tanto lavoro in mezzo al campo, è al rientro dalla squalifica di Venezia ed è fresco. Purtroppo nel condurre le ripartenze del primo tempo non sfrutta la superiorità numerica e perde un tempo di gioco, tardando la verticalizzazione. In quel fondamentale deve avere più personalità e rapidità d’esecuzione. Trattenuto da Dumfries sul gol di Arnautovic, ma il VAR resta silente (come del resto sul probabile fuorigioco attivo di de Vrij). Ripresa di grinta e la consueta corsa. Con minor lucidità del solito e – spesso – troppo campo da dover coprire.

ISAKSEN 6,5 – Finalmente è in fiducia. Senza strafare, però viene a ripiegare alla bandierina e si conquista la punizione, poi punta Dimarco. Si becca un giallo inesistente per una presunta simulazione. La Lazio tira in porta una volta a tempo ed è sempre il danese a farlo: il mancino nella prima frazione chiama Martinez a una gran parata, nella ripresa non riesce con la punta a fargli passare la sfera sotto le gambe. Pimpante, non è chiaramente un goleador.

Dal 78’ IBRAHIMOVIC SV – Fa l’esordio con la Lazio e nel finale, per la voglia di strafare, cerca di andare in dribbling prima su Dumfries, poi su de Vrij, che chiaramente gli tolgono la sfera e ripartono. L’impressione è che sarà una meteora, come i vari Jovane Cabral e compagnia cantante. Ma stasera, chiaramente, non è giudicabile.

DIA 5,5 – Ancora in un ruolo non suo per la prima ora, Bisseck gli mura un mancino destinato in porta. Evanescente, Asslani lo scherma abbastanza bene e nella ripresa l’Inter è tutta schiacciata all’indietro, è difficile trovare spazi.

ZACCAGNI 6 – Sufficiente, in alcune gare si limita a tenere la posizione e conquistarsi qualche calcio di punizione, senza incidere minimamente in zona gol. Male alla battuta di qualche calcio d’angolo: nel primo tempo non riusciamo a inventarci nulla su 6 corner. Comunque, sempre tra i più attivi. Peccato per quella sforbiciata debole che finisce tra le braccia del portiere interista. Viene sostituito all’ora di gioco in ottica Milan.

Dal 61’ PEDRO 5,5 – Entra e fa quel che può, ma sbatte contro il muro nerazzurro. Come a Venezia scivola in più d’una circostanza e non riesce a sfondare. Mi auguro che aumenti i giri del motore, nella prima fase di stagione era stato un fattore.

TCHAOUNA 4 – Lasciamo perdere. Gioca bene il primo pallone della partita, facendo una sponda per Zaccagni. Tocca altri 19 palloni e ne perde 17. Non sono numeri a caso, sono i numeri della partita. Un esperimento inguardabile, non gli riesce neppure uno stop e anche l’atteggiamento del corpo è svogliato e fiacco. Da mani nei capelli. Lui e Noslin in due sono costati oltre 25 milioni: loro sì, e non Greenwood che sta facendo sfracelli…

Dal 61’ NOSLIN 4 – Entra in campo e perde i primi 4 palloni del match, forse per coerenza con la performance del compagno. Oggi non fa la punta, ma addirittura l’ala sinistra. Aveva iniziato la stagione a destra. La percezione è che Baroni lo stia provando un po’ dappertutto. Il risultato è sempre lo stesso. Purtroppo. Come il suo voto.

BARONI 5 – Usciamo dalla coppa Italia contro le riserve dell’Inter, che sono comunque superiori al nostro 11 odierno. Credo che siamo tutti d’accordo sul fatto che Bisseck, de Vrij, Zielinski, Frattesi e Darmian da noi giocherebbero, lo farebbe anche Arnautovic al posto di Noslin o Tchaouna. Alcune scelte sono onestamente rivedibili, la squadra oggi sembra impossibilitata a fare gol e purtroppo ne subisce sempre. Speriamo di poter ripartire subito, anche se a Milano col Milan da anni vediamo le stesse gare. Che sia la volta buona?

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