“Alcuni giocatori cambiano le squadre”, ha evidenziato Marco Baroni ai microfoni di Sportmediaset alla vigilia di Inter-Lazio, quarto di finale di Coppa Italia. “Ognuno di noi dovrà dare il 110%, quel qualcosina in più, per sopperire alla sua assenza”, ha proseguito il tecnico fiorentino della Lazio. Senza l’argentino, la squadra ha affrontato fin qui soltanto 4 gare in stagione, e non ha mai vinto: 2 sconfitte con Fiorentina (2-1 a Firenze) e Inter (0-6), due pareggi contro neopromosse (1-1 col Como, 0-0 a Venezia). Due soli gol realizzati, uno di GIla sugli sviluppi di un calcio di punizione di Tavares, l’altro su un errore in uscita del Como all’Olimpico che ha favorito un recupero alto di Guendouzi e la rete di Boulaye Dia. Ben 10 punti persi senza il centravanti di riferimento, la Lazio deve trovare alternative credibili. Se non altro perché il “Taty” mancherà fino al 30 marzo, saltando anche gli ottavi di Europa League.

NOSLIN – Il suo sostituto privilegiato è stato fin qui Tijjani Noslin, che tra qualche mese spegnerà 6 candeline. Soltanto 12 gare da centravanti con Baroni al Verona, quest’anno ha sostituito Castellanos in diverse partite. La prima a Firenze, l’ultima a Venezia. Senza mai incidere. I numeri dell’olandese sono irrisori. Con 1110 minuti giocati in 26 presenze, di fatto l’attaccante ha disputato un minutaggio che equivale a 12 partite integrali, e ha tirato in volta soltanto 3 volte. Il gol a Torino, quello casalingo col Genoa, il destro respinto sul primo palo da Alex Meret in Lazio-Napoli. Un tiro nello specchio ogni 370 minuti (4 partite) è decisamente troppo poco per una squadra che abbia velleità d’alta classifica. Anche e soprattutto in virtù di una considerazione forse riduttiva ma determinante: in estate il ragazzo è approdato a Roma per una cifra che si aggira attorno ai 20 milioni di euro, più di quanto sono sbarcati in grandi squadre della Serie A calciatori poi laureatisi capocannonieri o bomber collaudati del nostro campionato. Da Lookman all’Atalanta a Pulisic al Milan, da Zirkzee al Bologna a Dzeko alla Roma, da Lucca a Udine a Mertens a Napoli, da Muriel a Bergamo fino a Ciro Immobile. Sono soltanto alcuni degli attaccanti che hanno fatto le fortune di club del lato sinistro della graduatoria pur essendo stati pagati – in termini di prezzo d’acquisto del cartellino – meno di Noslin.

Questa sera a San Siro dovrebbe essere il turno di Loum Tchaouna da prima punta, un ruolo inedito per l’ex Salernitana. Segno che quel ruolo – in assenza di Castellanos – è ancora vacante ed è ancora rebus irrisolto per Marco Baroni.
Niccolò Faccini