«Lotito mi convinse ad andare alla Lazio ma mi tenne ventiquattro giorni prigioniero, ribadisco il termine prigioniero. Mi telefonava tutti i giorni raccomandandosi di non ascoltare altre proposte che arrivavano, invece, eccome se arrivavano. Poi Presero Simone (Inzaghi). Così scappai letteralmente all’estero alla prima proposta». Questa la risposta dell’ex CT della Nazionale Cesare Prandelli alla domanda “A sto punto la valigia, quella di lunghi viaggi, la porta fuori dai confini. Turchia, Spagna e Emirati Arabi. In ordine: esonero, dimissioni, esonero. Non si trovano dati veramente ufficiali ma non è che tra licenziamenti e scelte di abbandonare ha un record?”, nell’intervista dell’edizione odierna de “La Stampa” dal titolo “Cesare Prandelli «Io, mia moglie, Platini e l’azzurro Che noia il calcio di oggi, solo affari»”. L’allenatore di Fiorentina e Genoa tra le altre ha commentato la trattativa, poi sfumata, che lo stava per portare alla guida della Lazio.
Di Matteo Selli