“«Io credo che abbia fatto più da morto che da vivo, perché pochi restano nel cuore della gente come lui» “, così si legge nell’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”, nell’articolo dal titolo “«Papà un uomo libero. Ha lasciato il segno per quasi 50 anni. La sua Lazio era unica»”.
Intercettato dai microfoni de “La Gazzetta dello Sport” Massimo Maestrelli, figlio del leggendario ex allenatore della Lazio Tommaso Maestrelli, ha raccontato suo padre e il rapporto con il mondo biancoceleste. “Babbo poteva morire durante la prima operazione, invece è rimasto in vita per salvare la squadra: la gara che ha deciso la permanenza in A, quella di Como, è stata ancora più bella dello scudetto. Penso abbia dato la sua vita per salvare la Lazio”. Poi sull’attualità: “Quando c’è stata la prima del documentario, alla Festa del Cinema di Roma, avevo portato la giacca di babbo sul palco. Ho visto Baroni in prima fila, era arrivato da poco e volevo fare qualcosa di carino per lui. Così ho detto che mi auguravo che per una partita importante la potesse utilizzare lui e si è sentito parte della famiglia. Nonl ‘avevo mai offerta a nessuno, ma io sono molto istintivo”.