Lazio-Napoli, Isaksen: “Sono felice e deluso allo stesso tempo. Sento la fiducia del mister e dei compagni”

Lazio e Napoli si dividono la posta in palio nella sfida dell’Olimpico, valida per la venticinquesima giornata di Serie A Enilive, in un match entusiasmante finito 2-2. Al termine della sfida il calciatore biancoceleste Gustav Isaksen è intervenuto in conferenza stampa. Di seguito le sue parole:

Complimenti per la partita, sei il migliore in campo. Sono due punti persi o uno guadagnato? È la Lazio la squadra da battere in Europa League?

«Sono felice e deluso allo stesso tempo. Si poteva fare qualcosa di più oggi, ma abbiamo giocato contro una squadra fortissima. Non credo siano due punti persi, dobbiamo essere felici del punto, abbiamo segnato negli ultimi cinque minuti. In Europa dobbiamo fare una partita alla volta, non sappiamo con chi giocheremo, facciamo un gran lavoro a prescindere dall’avversario»

È una questione di testa, ti senti più libero? È questo il miglior Isaksen?

«Penso che al 90% dipende dalla testa, sento fiducia dal mister e dalla squadra, in allenamento. Per me è importante che la squadra mi dia fiducia, farò di tutto per loro»

Sei la bestia nera del Napoli, a quale dei due gol sei più legato?

«Entrambi, ma quello a Napoli è stato più importante perché abbiamo vinto. Speravo che oggi potesse finire uguale, ma loro hanno fatto una grande partita, abbiamo preso un gol un po’ strano e ha cambiato la partita»

Secondo te la Lazio è più forte dell’anno scorso? È il primo anno di un ciclo con Baroni?

«Non lo so se siamo più forti ora, forse sento un’altra fiducia in questa stagione. Siamo giovani, ma mi piace la mentalità anche in allenamento, diamo tutto e facciamo un grande lavoro. Per il mister è importante che facciamo l’allenamento come la partita»

Quanto vi sta aiutando lo Stadio?

«Quando ho sbagliato il gol ho sentito lo stadio che mi ha aiutato. Peccato che poco dopo abbiamo preso gol. Anche lì ci hanno aiutato molto, sono importanti per noi, non possiamo fare niente senza i tifosi».

Di Matteo Selli

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