Lazio, Baroni: “Domani gara insidiosa. Pellegrini? La squadra viene prima dei singoli. Tavares e Lazzari ci saranno”

Vigilia di Lazio-Monza. A circa 24 ore dal fischio iniziale del match, in programma domenica 9 febbraio alle ore 15:00, il tecnico biancoceleste Marco Baroni ha presentato la gara dello Stadio Olimpico in conferenza stampa: direttamente dal Centro Sportivo di Formello. Di seguito le sue parole:

-Che insidie può nascondere questa partita?

“Gara ad alto rischio. Il Monza è in difficoltà ma è una squadra centrata, che si sta giocando le ultime possibilità. Noi dovremmo essere centrati e volere la prestazione con attenzione e determinazione. Occorre una partita di ritmo e di voglia”.

-Notizie sul mercato? Come sono state prese le scelte per le liste?

“Il mercato è stato di prospettiva. Sono arrivati tre ragazzi giovani, giocatori che hanno insieme 70 presenze. Da parte nostra c’è la volontà di velocizzare e migliore velocemente questi ragazzi che hanno qualità. Ora è compito mio creargli le condizioni per migliore e per poter dare una mano a questo gruppo. Liste? Alcuni di loro sono stati esclusi dalla lista UEFA perché ho un gruppo squadra che ha meritato sul campo questa qualificazione e in questo momento ha di più dal punto di vista del merito e della preparazione. Pellegrini? Questa è una mia scelta. Nasce da alcune considerazioni: la prima è che all’interno della squadra io punto sul fatto che la squadra viene prima del giocatore e dell’allenatore. Questa sacralità sta nel sacrificio: dare il 120% in ogni allenamento. Da questo punto di vista credo che Luca possa aver un opportunità da questa scelta: voglio vedere ogni giorno in lui voglia, dedizione e determinazione di rientrare nel gruppo squadra”.

-Un caso le mancate vittorie interne?

“A noi non vincere in casa fa male. Domani sembra arrivi una partita facile, ma non lo è. Dobbiamo tirare fuori la migliore prestazione che abbiamo. Spesso le squadre ti aspettano e si abbassano, attaccare una difesa chiusa non è facile. Ora abbiamo settimane in più per lavorare, questo per me è importante. Dobbiamo trovare in campo le soluzione per migliorarci. Per rimanere dove siamo dobbiamo fare uno step importante, decisivo”.

-Come sta Tavares? Equilibri cambiati dopo il mercato?

“Di questo non mi interessa. Ho fiducia nel gruppo squadra, questo non me lo toglierà nessuno. Per noi è importante il lavoro. Hysaj e Basic hanno 180 allenamenti con noi, si sono allenati sempre e con dedizione: dando se stessi. La loro dedizione è un valore importante, da trasferire alla squadra. Il mercato può essere anche un disturbo, finalmente si è chiuso. Adesso siamo ripartiti senza nessuna intromissione esterna. Solo il lavoro e il sacrificio ci può portare a rimanere dove siamo e a raggiungere quello che vogliamo. Non conosco società che fanno un mercato per peggiorare la squadra. Il mio compito è migliore i giocatori che arrivano. Io non chiedo mai niente, perché penso solo ai miei calciatori. Io guardo solo in casa mia, grande fiducia verso il mio gruppo: perché li vedo crescere e migliore ogni giorno. Tavares e Lazzari sono disponibili, domani saranno della partita: o dall’inizio o a gara in corso”.

-Il tocco di mano di Gatti è rigore? Disparità di giudizio?

“Non l’ho visto. Se guardo gli altri perdo energie. Io non penso a quanti punti fanno gli altri, io penso a quelli che devo fare io. Li dobbiamo andare a prendere sul campo”.

-Castellanos prima o poi riuscirà nello step di diventare più preciso? Anche lui può giocare nel ruolo di Dia?

“Io circo di cucire un gioco in base alle caratteristiche della squadra. Su certe cose dobbiamo migliore, Taty lo sa ma lui è un giocatore forte. Mi piace la loro mobilità. Ha tanto miglioramento, ma non solo nella realizzazione. Io comunque sono contentissimo di quello che sta facendo. Come tutto il reparto offensivo deve migliore in qualcosa ed essere più prolifico”.

-Speranze per Hysaj? Si può tornare al centrocampo a tre?

“Hysaj spero di poterlo riavere il prima possibile. Nelle gare che ha giocato avete visto il contributo che ha dato. All’inizio c’erano stati problemi societari, quando è stata riaperta la porta è tornato. Centrocampo a tre? Non lo escludo. Fino a quando ii giocatori offensivi si sacrificano possiamo rimanere a due, altrimenti si passerà a tre. Patric e Vecino per noi saranno come dei nuovi acquisti, il fatto di riaverli è straordinario”.

-Su Castrovilli e Isaksen?

“Gaetano è un ragazzo top, ha avuto problematiche. Quando è arrivato stava bene ma poi ha avuto una ricaduta: non è facile così. Con lui ho avuto un rapporto leale. Per il suo percorso aveva bisogno di più spazio, qui non c’era: scelta condivisa. Isaksen? I giocatori hanno bisogno di fiducia. Non è facile avere tutto e subito. Non solo alla Lazio, anche in altre squadre giocatori importanti hanno faticato in Italia per poi esplodere. Il suo potenziale va liberato tramite la fiducia. Siamo contenti della sua crescita”.

-Come si spiega la differenza casa-trasferta?

“Questa squadra vince le partite se gioca bene. Noi non possiamo fare partite davanti la nostra area, non possiamo stare bassi. Dobbiamo passare dal gioco, quando hai la tua identità basata sul gioco ci sono situazione in cui puoi essere più scoperto. La Fiorentina è entrata due volte in area di rigore, la squadra poi ha fatto una produzione offensiva importante: peccato per il palo di Pedro. Noi dobbiamo mettere più attenzione in alcune situazioni, senza concedere distrazioni”.

-Su Noslin e Tchaouna?

“Sono due ragazzi con grandi potenzialità. Sono giocatori che hanno la mia piena fiducia. Si sono calati in un ruolo che hanno fatto meno ma sono straconvinto della loro qualità. Stiamo lavorando tanto su di loro. La Lazio rappresenta un livello alto, uno scalino da salire insieme e loro hanno i margini per poterci stare”.

Di Alessandro Sciacqua

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