Mancano 24 ore a Braga-Lazio, e vicino al mister Marco Baroni è Alessio Romagnoli a parlare prima dell’ultimo turno europeo.
Come ti spieghi le critiche? Il tuo futuro è alla Lazio?
“Sarà un anno che sento questa domanda. Non mi interessano le critiche. Io sto bene alla Lazio, sono voluto tornare a casa, finché posso dare una mano alla Lazio sarò qui, poi non so dirti del futuro, non so cosa succederà e non dipende solo da me”.
Cosa avete sbagliato con Roma e Fiorentina? Ti dà fastidio sentire parlare di approcci sbagliati?
“Non è una questione di approcci sbagliati, la nostra difficoltà è reagire al momento negativo. Dobbiamo essere bravi a reagire al momento negativo, può succedere di subire ma dobbiamo rimanere mentalmente in partita, perché le gare durano 100 minuti, e anche con la Fiorentina come avete visto la avevamo recuperata…”.
Si parla poco di te? Sei un titolare fisso di una squadra che sta in alto…
“Meglio, almeno posso lavorare con tranquillità. Non mi piace stare al centro dell’attenzione, cerco di dare il massimo per la squadra. Se si parla bene della difesa è perché fa bene, così fu con Sarri. Ora è normale che quando prendi qualche gol di troppo, si critichi. Siamo una squadra giovane”.
Con Sarri un secondo posto storico, ci sono le premesse per fare qualcosa di storico anche quest’anno?
“Dipende da noi, dobbiamo avere l’ambizione di vincere ogni partita e crescere. Vincere aiuta a vincere, e a migliorare la mentalità. L’importante è non sedersi, domani siamo qualificati ma è una gara importante da giocare. Noi siamo pochi, vogliamo arrivare primi e vincere quello che si può”.
N.F.