La Lazio torna alla vittoria. Dopo il pareggio casalingo per 1-1 contro il Como, la squadra di Marco Baroni si rilancia sul terreno dell’Hellas Verona, trovando la prima vittoria dell’anno nuovo. Allo Stadio Marcantonio Bentegodi, i biancocelesti si impongo con un secco 3-0: decidono le reti di Gigot, Dia e Zaccagni. Grazie ai tre punti odierni la squadra di Marco Baroni scavalca la Juventus e si porta al quarto posto. Lo stesso tecnico biancoceleste, al termine della gara, ha commentato il risultato in conferenza stampa. Di seguito le sue parole:
-Quanto è importante questa vittoria? Risposta improntate?
“Sono orgoglioso di questa squadra. C’è stato un momento difficile dal punto di vista numerico ma anche li ho visto del positivo. Abbiamo fatto allenamenti in cui eravamo in pochi. Abbiamo recupero qualcuno ma altri mancano, come Vecino, che è un giocatore stratosferico. Ho detto alla squadra di non pensare che fosse una partite facile, l’atteggiamento è stato importante. Appena abbiamo mollato un po’ loro sono stati bravi a creare. Oggi non era facile affrontarci, abbiamo fatto quello che abbiamo coltivato, con una identità forte”.
-Il Verona merita questa classifica? Perché à andato via da Verona?
“Io qui ho dato tutto me stesso, la società lo sa. Abbiamo capito che quando uno spende tutte le energie non è più facile continuare. Rimane la bellezza di avere la consapevolezza di avere dato tutto. Zanetti sta facendo un buon lavoro, la squadra ha le risorse per fare un buon campionato: nonostante sia difficile. Deve lottare fino alla fine ma fa parte del percorso”.
-Che settimana è stata? In classifica, guarda sopra o sotto?
“Io guardo avanti. Abbiamo bisogno di lavorare e crescere. In settimana abbiamo lavorato bene. Ora bisogna recuperare le energie perché giovedì abbiamo una partita importante contro una squadra di livello. Dietro saremo contati ma dobbiamo assolutamente farla nostra”.
-Su Belahyane?
“Girano tanti nomi. Di mercato ne ha parlato il direttore. La mia intenzione è solo suoi miei calciatori. Non dobbiamo prendere per prendere”.
-Perché ha accantonato la formula con il doppio attaccante?
“Abbiamo avuto difficoltà numeriche. Padro e Noslin sono stati fuori, l’olandese ancora non sta benissimo. Altri giocatori per altri problemi non si sono potuti allenare bene, come Dia. Se ho sia lui che Castellanos li metto in campo, ma la gestione non è facile. Ci servono alternative, ecco perché vi parlo di Vecino. Questa squadra però deve attaccare, perché ha queste qualità. Quando facciamo così giochiamo con gioia e entusiasmo”.
-Su Ibrahimovic?
“È un ragazzo giovane, interessante e con qualità improntati. Lo voglio centrare in un ruolo. Può giocare verso il centro del campo, lo vedo come trequartista o mediano di qualità”.
Di Alessandro Sciacqua
