L’Inter travolge la Lazio 6-0 e si rilancia in ottica scudetto. Al termine della gara, l’allenatore nerazzurro Simone Inzaghi, ha commentato il risultato dell’Olimpico in conferenza stampa. Di seguito le sue parole:
-Che prova di forza è stata questa partita?
“Sappiamo tutti come vanno le partite. Primi 25 minuti la lazio ha giocato bene, poi siamo stati bravi e siamo cresciuti tanto. Lazio un po’ penalizzata da assenze e infortuni ma anche noi ne avevamo”.
-Giudizio su De Vrij e Lautaro Martinez?
“Andare nei singoli nelle gare come oggi non è semplice. De Vrij sta avendo grande continuità perché Acerbi è fuori da tanto tempo. Lautaro per me è come se avesse fatto gol, deve continuare a lavorare così”.
-Quanto è importante questo riscatto dopo Leverkusen?
“Era una partita importante contro un avversario di assoluto valore, volevamo questa vittoria e l’abbiamo preparata nei migliori dei modi. Questo è un campionato aperto, con squadre in grande forma. Dobbiamo continuare senza fare calcoli. Dal 22 settembre, la squadra si è lasciata alle spalle la classifica e sta facendo benissimo”.
-Miglior partita da quando è all’Inter? Barella come sta?
“Barella credo solo un affaticamento, niente di più. Dottori e ragazzo sono tranquilli. Non so se è una delle più belle, gara a due facce nella prima mezz’ora. Dopo il raddoppio è stata più semplice”.
-Come ha preparato questa gara?
“Giocavano contro una squadra che aveva vinto 16 gare su 22, perdendo partite immeritate. Abbiamo messo corsa e impegno, il nostro campionato nasconde sempre insidie. Dovevamo fare una grande gara e così è stato”.
-Lautaro sta bene fisicamente? In Coppa Italia precise rotazioni?
“Lautaro deve continuare a giocare in questo modo. Il fatto di non trovare il gol gli pesa ma deve continuare così. Giovedì sicuramente in porta ci sarà Martinez, lo abbiamo voluto fortemente qui: probabilmente gli avrei dovuto dare spazio prima. Lavora sempre benissimo, tante volte sono stato tentato. Si è inserito benissimo. Per quanto riguarda gli altri dovrò fare delle valutazioni”.
Di Alessandro Sciacqua