Al termine di Parma-Lazio 3-1 arrivano le pagelle del nostro direttore, Guido De Angelis. Come di consueto, ecco voti e giudizi ai protagonisti biancocelesti del match del Tardini.
PROVEDEL 5 – Sbaglia a servire Rovella, condizionato dal gol annullato: da lì nasce la frittata del vantaggio ducale. Ma col senno di poi è semplice, quel tipo di uscita viene prova e riprovata in allenamento. Fuori posizione sul raddoppio di Haj Mohamed, può poco o nulla sul tris di Delprato, lasciato completamente solo nel finale.
LAZZARI 5,5 – Farebbe una gara da 7/7,5, ma se ti liberi così bene per poi sbagliare sistematicamente il cross o l’ultima scelta, il lavoro precedente è completamente inutile e vanificato. Nella ripresa fa un tunnel a Valeri e se alzasse la testa avrebbe 5 compagni da servire in area. Non la alza, e in automatico tira un missile in fallo laterale. Un vero peccato, vorrei ma non posso. I soliti cross inguardabili.
MARUSIC SV – Entra nel finale e chiude in diagonale da ultimo uomo. Purtroppo la squadra è tutta in avanti e non può nulla sul gol del 3-1.
GILA 5 – Partita da 8, macchiata da un errore che non si può vedere all’inizio della ripresa. Sceglie, per strafare, di portare il pallone tra tre giocatori, se lo fa scippare e prendiamo il 2-0. Si imbarca da solo in modo allucinante, dilapidando una prestazione monumentale. Senza l’errore determinante, avrebbe fatto forse una delle migliori gare con la nostra maglia. Ma la crescita passa anche da questi frangenti, e non è stato lucido.
ROMAGNOLI 6 – Sfiora il gol in due circostanze, in fase difensiva non ha granché da fare perché il Parma non spinge quasi mai. Morbido sul pallone di Rovella, avrebbe potuto aggredirlo, ma è il meno colpevole nella circostanza, a mio avviso sbagliano prima il portiere e poi il centrocampista. Performance difficilissima da giudicare, in una partita compromessa da scelte arbitrali clamorose.
PELLEGRINI 6 – Qualche errore, qualche sbavatura, ma anche tanta spinta e diversi cross ben fatti, su cui spesso Castellanos arriva in ritardo. Non è Nuno Tavares e spesso stacca la spina commettendo dei falli ingenui che fanno respirare il rivale, ma oggi è stato spesso pericoloso e ha lavorato tanto. Sufficiente, nulla di più.
ROVELLA 6 – Segna dopo 50 secondi il primo gol con la maglia della Lazio, cercato da un anno. Esulta e glielo annullano senza motivo, in maniera sciagurata. Va in tilt e regala al Parma il gol del vantaggio. Per rifarsi, interviene fuori tempo e si becca il giallo che gli impedirà di scendere in campo a Napoli. Ci sarà solo Guendouzi, con Vecino infortunato, non so chi scenderà in campo al Maradona. Ottima ripresa, un peccato che esca per i minuti finali: ci dava geometrie e ci consentiva di attaccare con intelligenza. Gli do 6 ma meriterebbe 5, perché consapevole delle condizioni del nostro centrocampo avrebbe dovuto almeno salvare il salvabile ed evitare l’ammonizione. Da casa, lo so, è più semplice.
NOSLIN SV – Ingresso inutile nel recupero.
GUENDOUZI 6 – Non è brillantissimo, è stanco e dovrebbe riposare, ma anche oggi ha fatto un gran lavoro. Non fa sempre la scelta giusta, ma fa quel che può nelle due fasi, mantenendo lucidità. Riempie l’area meno del solito, ma deve anche coprire e non gli si può chiedere efficacia anche in avanti. Più compassato di altre volte, ma sta giocando tutte le partite e dovrà continuare a farlo: giovedì Rovella ci sarà, ma a Napoli rimarranno lui e Dele-Bashiru. Si salvi chi può…
ZACCAGNI 6,5 – Non è al meglio fisicamente, ma trascina i suoi in campo, prendendosi tanti calcioni e facendo ammonire i rivali. Va al tiro poche volte, e non gli riesce l’ultima giocata: in gare come questa, deve provare a cercare di più la porta. Ma è sempre nel vivo ed è tra i migliori. Il problema è l’altra corsia, che in questo momento non ha padroni.
DELE-BASHIRU 4,5 – Non c’entra nulla con questa squadra. Tecnicamente povero, tatticamente peggio. Disputa un primo tempo non da Serie A, non so neanche quante colpe abbia, ma non è quello che ci serviva in mezzo al campo. Esce all’intervallo per Pedro.
PEDRO 6,5 – Entra bene e purtroppo non riesce mai ad arrivare al tiro. Scodella tanti palloni in mezzo e serve a Tchaouna un cioccolatino, che l’ex Salernitana spara addosso al portiere Suzuki. Ha fatto di tutto per incoraggiare i compagni, per cambiare la squadra. Un ingresso senza sussulti che finiscono sugli highlights, ma comunque prezioso.
ISAKSEN 4 – Inguardabile, rimane in campo per un’ora di gioco contro una difesa approssimativa, che dovrebbe provare a mangiarsi. Invece, è completamente impalpabile, nullo. Una neopromossa ha uno come Man, noi dobbiamo vedere Cancellieri dare l’anima in campo, poi guardiamo ai nostri e vediamo un ragazzo dagli occhi bassi che non riesce a combinare nulla. Disastroso, davvero.
TCHAOUNA 6 – Ragazzo acerbo, da costruire, che dovrebbe forse andare in prestito e giocare di più. Entra e fa decisamente meglio di Isaksen, va 5 volte alla conclusione e trova due volte Suzuki a impedirgli la rete. Arruffone, spesso sbaglia la postura o non capisce la delicatezza del momento, perlomeno ha dato tutto. Un peccato che su assist di Pellegrini voglia dar forza invece di spingere il pallone in rete. Il ragazzo è questo: se vogliamo subito il risultato, sarà dura. Ha tanto da imparare, ma mi prendo la determinazione la grinta con cui è entrato.
CASTELLANOS 5,5 – Difficile dare la sufficienza ad un calciatore che non l’ha mai presa. Il Parma ha una retroguardia che faticherà a non essere tra le peggiori del campionato, eppure il nostro centravanti continua a non calciare. In una gara che termina con 24 conclusioni, lui fa solo un gol di rapina, nient’altro. Prova negativa.
BARONI 6,5 – La gara cambia in 5 minuti, quando dall’1-0 per noi andiamo sotto per un errore di Rovella, condizionato da una rete annullata in maniera inspiegabile. Non riusciamo a riprenderci psicologicamente, subiamo due reti per infortuni individuali dettati da una direzione di gara scellerata. Lo diceva, il mister: sarebbero arrivati momenti difficili. Ci aspetta un mese infernale, la vera Lazio la vedremo adesso.
L’ARBITRO ZUFFERLI – Dopo 50 secondi la Lazio è avanti 1-0. C’è una decisione di campo, l’arbitro ha visto partire l’azione e ha indicato il centrocampo. Il VAR chiama in causa il direttore di gara, che in pochi istanti annulla la rete del vantaggio per un fallo inesistente, di cui 3 ore dopo non abbiamo un’immagine. E’ accaduto qualcosa di inspiegabile, che ha cambiato radicalmente la partita.