Al termine di Lazio-Bologna arrivano come di consueto le pagelle del nostro direttore Guido De Angelis. Eccole di seguito.
PROVEDEL 6 – Completamente inoperoso, spettatore non pagante della partita. Torna a infilare due gare di fila senza subire gol. Una notizia.
LAZZARI 6,5 – Corre come un pazzo facendo su e giù sulla fascia. Fa sempre tutto bene, arriva bene sul fondo ma gli manca l’ultimo passaggio. Però, oggi è stato molto bravo negli anticipi e nel trasformare l’azione da difensiva in offensiva, annullando Karlsson (che meritava il giallo) e bloccando Miranda.
ROMAGNOLI 6 – Primo tempo di grande attenzione su Odgaard e Castro, non soffre quasi mai le incursioni del Bologna. Esce all’intervallo per evitare rischi dopo aver preso una pallonata sul polpaccio. La sua uscita dal campo si rivela decisiva, consentendo l’ingresso di Gigot, che stappa la partita e ci fa scrollare di dosso la paura di non sfruttare l’inferiorità numerica del Bologna.
GILA 8 – Mostruoso. Disputa la decima consecutiva da titolare in campionato ed è forse tra le migliori prestazioni con la nostra maglia. Castro è un cliente ostico, ma lo spagnolo non perde un duello e chiude ogni varco. Imperioso nel gioco aereo, coraggioso nelle uscite. Nel primo tempo si fa 70 metri di corsa col pallone tra i piedi e imbuca per Lazzari. E’ in fiducia clamorosa, è stato il migliore in campo.
GIGOT 7 – Entra al posto di Romagnoli e segna, meglio di così si muore. Baroni lo preferisce a Patric, percependo che il Bologna avrebbe optato per la lunga gittata, sfruttando la fisicità delle due punte. Un fattore sui palloni aerei, è troppo ruvido su Castro e rischia grosso, dovrà migliorare molto nell’attenzione. Ruvido ma sempre presente in entrambe le fasi di gioco, il gol lo ha gasato e si permette anche due o tre finte di corpo che mandano in tilt la mediana felsinea. La sua rete è stata decisiva, arrivando in un momento della gara in cui il Bologna in 10 sembrava un muro invalicabile.
LUCA PELLEGRINI 7 – Vede rossoblù e si conferma l’alter ego di Tavares: come con Genoa (lo scorso anno) e Cagliari fornisce un altro assist per una vittoria della Lazio. Il recupero e la giocata che avviano il raddoppio di Zaccagni sono merito suo. Ha disputato l’ennesima gara di grande concentrazione, senza sbavature. Perde un solo pallone in uscita su Orsolini nel primo tempo, fortunatamente indolore. Ma ha una grinta e una determinazione da premiare senza se e senza ma.
ROVELLA 6 – La solita partita da ruba-palloni, a cui ormai ci ha abituato. Oggi, però, devo dire la verità, mi è piaciuto meno del solito: l’ho trovato un po’ disordinato in mezzo al campo. Un po’ scolastico, quando il Bologna perde un uomo tenta raramente di verticalizzare o mettersi in proprio. Ha 22 anni, crescerà. Deve migliorare tanto anche nella produzione offensiva.
GUENDOUZI 6 – Solito moto perpetuo, qualche movimento sbagliato in fase offensiva. Ma cosa possiamo dire ai nostri due corridori in mezzo al campo?! Tenta qualche cross dalla destra senza i risultati sperati, la sensazione è che spenda davvero tanto in fase difensiva per arrivare lucido anche in avanti. Giusto un appunto ad una gara che ormai per un veterano come lui è ordinaria amministrazione. Non può, però, dimenticarsi il pallone quando è lanciato in porta alla fine del primo tempo.
VECINO 6,5 – Non ruba l’occhio, ma è tremendamente efficace in mezzo al campo. Nel primo tempo è sempre in anticipo sul centrocampo bolognese, e quando non riesce a verticalizzare, comunque sporca la traiettoria. Per due volte si getta in profondità e crea un pericolo. A inizio ripresa, per esempio, con un movimento alla Immobile parte sul filo del fuorigioco, si gira e mette la sfera sulla testa di Castellanos. Esce per Dia quando Baroni vuole inserire un attaccante in più. Ma è sempre positivo.
DIA 6,5 – Sta benissimo, ed è una notizia dopo l’allarme-malaria. Entra per l’ultima mezz’ora e dà fastidio tra le linee, con una generosità e un’intelligenza tattica con pochi eguali. Al primo pallone in area di rigore, fa gol, ma l’arbitro annulla la rete per fuorigioco di partenza di Castellanos. Si terrà il gol per la prossima.
ZACCAGNI 7 – Primo tempo nero, con pochissime iniziative. Nella ripresa confeziona da corner l’assist per Gigot e poi si mette in proprio pescando l’angolino per il 2-0 che chiude la gara. In una serata non eccelsa, è determinante. Non male.
TCHAOUNA 6 – L’ultima manciata di minuti per confermare di essere acerbo e per mettere minuti nelle gambe, per crescere. Una o due ingenuità, una puntata in fallo laterale e tanto movimento. Da disciplinare, ha il merito di far partire l’azione del tris.
PEDRO 6 – Non il solito primo tempo: il consueto dinamismo, quello sì, ma anche qualche errore di misura di troppo in fase di rifinitura. Non era il solito Pedro, stasera.
ISAKSEN 6,5 – Entra in campo col piglio giusto per l’ultimo terzo di gara. Si sacrifica in fase difensiva e nel finale si guadagnerebbe un calcio di rigore solare, venendo steso da Ravaglia. Fortunatamente Dele-Bashiru la mette dentro e l’arbitro dà giustamente il vantaggio.
CASTELLANOS 5 – Ha svolto il primo allenamento in gruppo soltanto venerdì, difficile chiedergli di essere al meglio. Si sbatte come può, ma tecnicamente sbaglia più del solito. Bene nel breve, in allungo Lucumì lo annulla dal campo. Cliente insuperabile, il colombiano del Bologna, per il nostro argentino. Si fa trovare in fuorigioco sul gol di Dia, giustamente cancellato da assistente di linea e VAR. Si divora di testa un gol quasi fatto su assist di Vecino. Serata storta.
DELE BASHIRU 6,5 – Entra al posto di Castellanos facendo avanzare Dia nel ruolo di prima punta. Tocca due palloni, al terzo la butta dentro e si toglie lo sfizio del primo gol in Serie A. In Europa aveva già colpito ad Amburgo. Che sia un’iniezione di fiducia.
BARONI 6,5 – Italiano, oggi, lo mette in grande difficoltà. Nei primi 35’ (prima del rosso a Pobega) il Bologna non ci fa giocare, e fino al 60’ l’inferiorità numerica dell’avversario quasi non si vede. Per fortuna il gol di Gigot ci libera la testa e loro mo