Il rientro dopo la sosta per le nazionali sorride ancora una volta agli uomini di Baroni che, con una prestazione a senso unico, asfalta il Bologna di Italiano e torna nel gruppetto delle squadre al secondo posto. L’inizio di sfida lascia intendere subito il copione del match, la Lazio fa la partita e mette alle corde I felsinei con il classico dinamismo e la verticalità che contraddistingue il calcio “Baroniano”. Il primo squillo capita sui piedi di Castellanos, l’argentino servito a centrocampo cerca di sorprendere un Ravaglia fuori dai pali invece di involarsi in 1vs1 con Lucumi, il suo destro è troppo poco potente e non centra il bersaglio. L’uomo più ispirato di questi primi 45’ è Lazzari che anticipa costantemente Kralsson per poi far scattare le ripartenze biancocelesti, a mancare è però la precisione nell’ultimo passaggio che consente al Bologna di passare indenne la prima frazione. La svolta della sfida arriva al 35’: Guendouzi servito da Provedel allarga la sfera, Pobega si fionda in scivolata per provare a intercettare il passaggio ma è troppo irruento e rimedia il rosso per doppio giallo. L’inferiorità numerica permette alla Lazio di andare a riposo con la mente più leggera e la consapevolezza di poter colpire al momento più opportuno. Al rientro in campo dagli spogliatoi si nota da subito un cambio nell’11 di casa, Gigot rimpiazza Romagnoli infortunato e la gara ricomincia allo stesso modo, la Lazio gestisce e il Bologna difende con il cuore. La palla della svolta capita sui piedi, o meglio sulla testa, di Castellanos che imbeccato da una grande palla di Vecino spreca malamente spedendo largo. Baroni non vuole lasciare scampo ai suoi avversari e fa entrare Dia e Isaksen per Vecino e Pedro, forze fresche e grandi energie per non dare scampo al Bologna. Dia risponde subito presente spedendo in porta un grande assist del Taty ma l’arbitro annulla per fuorigioco. È solo questione di tempo per il vantaggio è infatti pochi minuti dopo arriva: angolo di Zaccagni, Moro spizza di testa e prolunga la sfera sulla quale Gigot si fionda come un’aquila e di testa realizza l’1-0. Partita sbloccata e la Lazio si scrolla da dosso l’ansia di battere una squadra in inferiorità numerica, il Bologna è stordito e non ha nemmeno il tempo di riorganizzarsi prima di incassare il raddoppio: la Lazio riparte con una grande azione, Pellegrini (tra i migliori in campo) serve Zaccagni che si invola verso l’area, apre il piattone e realizza un grande gol per il 2-0 al 72’. Da questo momento in poi è pura accademia per i padroni di casa, possesso palla asfissiante e velocità sulle fasce, entra anche Dele-Bashiru per Zaccagni e, proprio il nigeriano, troverà il gol del 3-0 allo scadere dopo minuti di controllo: Isaksen viene imbucato da Tchaouna davanti a Ravaglia, lo salta e viene steso, tutti si aspettano il rigore ma Dele-Bashiru ci crede fino alla fine e spedisce in porta il gol del tris. È l’ultima emozione, triplice fischio è estasi laziale, Baroni e la sua squadra non smettono di stupire, settima vittoria consecutiva e secondo posto.
Serie A Enilive | 13ª giornata
Domenica 24 novembre 2024, ore 20:45
Stadio Olimpico, Roma
LAZIO-BOLOGNA 3-0
Marcatori: 68Gigot, 72
Zaccagni, 90’+3′ Dele-Bashiru
LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Gila, Romagnoli (46Gigot), Pellegrini; Vecino (60
Dia), Rovella, Guendouzi; Pedro (60Isaksen), Castellanos (85
Dele-Bashiru), Zaccagni (74` Tchaouna).
A disp.: Mandas, Furlanetto, Patric, Noslin, Marusic.
All.: Marco Baroni
BOLOGNA (4-2-3-1): Ravaglia; De Silvestri, Beukema, Lucumì, Miranda; Freuler (74Fabbian), Pobega; Orsolini (46
Urbanski), Odgaard (74Dallinga), Karlsson (46
Moro); Castro (81` Holm).
A disp.: Bagnolini, Pessina, Posch, Erlic, Iling-Junior, Corazza, Ferguson, Lykogiannis, Dominguez.
All.: Vincenzo Italiano
Arbitro: Antonio Rapuano (sez. Rimini)
Assistenti: Bindoni – Tegoni
IV ufficiale: Cosso
V.A.R.: Pezzuto
A.V.A.R.: Maresca
NOTE: Ammoniti: 23Pobega (B), 63
Gigot (L), 84Tchaouna (L). Espulso: 35
Pobega (B)