Mattia Zaccagni si racconta. Intervistato da “Il Corriere dello Sport”, l’esterno laziale ha avuto modo di parlare della sua vita in biancoceleste. Diventato capitano quest’estate, dopo la partenza di Ciro Immobile, l’ex Hellas Verona si è calato immediatamente nella parte, diventando un punto di riferimento sia in campo che fuori. Per l’ala in stagione sono già 5 i gol e 2 gli assist, in 14 partite: numeri che, come si augurano tutti, sono destinati a salire. Di seguito le sue parole al quotidiano sportivo:
-Su Baroni: “Sin da subito ci ha dato una grande carica, serenità. Non ha mai sbagliato a preparare una partita, non ci riempie di indicazioni tecniche o tattiche, ci dà quelle che servono. Ognuno di noi ha più ruoli da coprire, questo ci chiede Baroni. Non dare punti di riferimento. Tutti movimenti che portano a soluzioni di gioco, ma ci sentiamo liberi: a 30 metri dalla porta ci dice di fare ciò che vogliamo”.
-Sullo scudetto: “Si guarda, ma a questo punto della stagione è prematuro pensare a grandi obiettivi. Giochiamo per vincere sempre, l’atteggiamento dev’essere lo stesso”.
-Sulla Nazionale: “La Nazionale è un obiettivo, mi sarebbe piaciuto andarci. Spalletti ha fatto questa scelta, il suo modulo è penalizzante. A Euro2024 ero l’unico esterno offensivo. Se il modulo dell’Italia fosse quello della Lazio, il ct mi chiamerebbe a occhi chiusi…”
Di Alessandro Sciacqua