Lazio, Provedel: “Gratificante essere primi in Europa. Partita con la Juve? Da lì abbiamo imparato tanto”

Nel corso della mattinata odierna, ai microfoni di Lazio Style Channel, Ivan Provedel ha rilasciato una corposa intervista. Il portiere della Lazio ha raccontato alcune dinamiche del mondo biancoceleste, che vive in prima persona da ormai tre stagioni, sul nuovo tecnico Marco Baroni e sui prossimi impegni dei capitolini sia in campionato che in Europa.

Di seguito le sue dichiarazioni.

SUL MOMENTO DELLA SQUADRA – “Il clima è quello che cerchiamo da creare da diverso tempo, sono arrivati dei risultati positivi nell’ultimo tour de force. Ora stiamo ricaricando le pile e mettendo benzina nelle gambe, sta andando molto bene. È cambiato tanto l’organico rispetto alla scorsa stagione, sono arrivati giovani di prospettiva, che però devono ambientarsi con la squadra, la piazza e il campionato, l’unica cosa da fare ora e subito è seguire al massimo il mister, senza pensare alle aspettative. Vogliamo fare del nostro meglio, poi i risultati sono una conseguenza. Per me è il terzo anno, alcuni sono qui da più tempo, hanno aiutato anche me quando sono arrivato. Noi dobbiamo spingere al massimo, farlo nell’ottica di squadra, teoricamente facendo così ne traggono tutti vantaggio”.

AMBIENTE – “A Roma sto molto bene, mi sto abituando ora al clima. Ero abituato più al freddo (ride, ndr). Trovarsi bene in città ti aiuta a vivere meglio il lavoro e viceversa. Roma è tutta bellissima, mi dispiace un po’ non viverla in modo profondo, i ritmi sono serrati, quando abbiamo la mezza giornata libera cerco sempre di riposare. Mi piacerebbe scoprirla meglio. Ogni tanto l’eccezione culinaria ci sta, l’amatriciana è la mia pasta preferita. Quando sono arrivato ho fatto un salto grande rispetto allo Spezia, inizialmente pensavo solo a dimostrare di poterci stare. Credo di essermi portato avanti questa cosa qui, nel calcio in una piazza così conta solo quello che andrai a fare, il passato non conta. Anche ora penso solo a farmi trovare pronto in campo. Mi accorgo dell’affetto del pubblico, so che abbiamo tifosi che notano anche le piccole cose. I portieri qui hanno fatto la storia della Lazio e del calcio in generale. Il pubblico capisce lo spirito dei calciatori, questa cosa mi fa piacere, sono contento che in parte arrivi l’impegno che metto per la mia squadra”.

SU BARONI – “Ora difendiamo diversamente perché è differente la richiesta. L’approccio non è lo stesso, due anni fa comunque abbiamo fatto il record di clean-sheet. Abbiamo avuto un periodo di adattamento e subìto qualche gol di troppo. Abbiamo preso le misure e ci stiamo muovendo meglio. Contro la Juve è stata una partita importante, ci ha fatto capire che ogni gara può prendere una piega diversa, dobbiamo rimanere svegli e capire come adattarci alle situazioni. Dobbiamo migliorare ancora tanto, ma la direzione è quella giusta. Siamo una squadra giovane, dove non ci sono tanti giocatori con esperienza, ci sono buoni margini di miglioramento da parte di tutti. Però non dobbiamo pensarci, non poniamoci limiti ma proviamo a fare il massimo giorno dopo giorno”.

SUL BOLOGNA – “Contro il Bologna l’anno scorso è stata una gara amara, abbiamo subito un gol per un mio errore, ci poteva rimettere in corsa per un posto in Champions e non è successo. Questa è un’altra partita, le due squadre sono cambiate molto, ci sono allenatori nuovi, il Bologna sta facendo bene da settimane anche se non sempre hanno ottenuto buoni risultati. Per noi sarà tosta, ma di certo sarà tosta anche per loro”.

SULL’ EUROPA LEAGUE – “C’è una nuova formula in Europa, non si può affrontare il girone facendo i calcoli tra andata e ritorno, è un campionato a sé. Ci teniamo tanto, il mister ha il merito di farci sentire tutti coinvolti e motivati allo stesso modo. Fare bene in tutte le competizioni ci sprona a fare sempre meglio. La classifica del girone? È gratificante stare lì su, anche perché se lavori duro e poi non ottieni risultati può nascere un po’ di delusione. Ma se perdiamo una partita in più non dobbiamo deprimerci o al contrario esaltarci dopo una singola vittoria. Facciamo una gara alla volta e finora è andata bene. Non pensiamo ora ai punti che servono per qualificarci. Spero che non servano le mie avanzate in area avversaria (ride, ndr)”.

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