Cresce l’attesa all’U-Power Stadium per il match tra Monza e Lazio. Nella giornata di domani, domenica 10 novembre, le due compagini scenderanno in campo alle ore 18:00 nella gara valida per la dodicesima giornata di Seria A. Partita dal sapore dolce per il tecnico del club lombardo, Alessandro Nesta, ex storico biancoceleste. Capitano della Lazio scudettata che dominava anche in Europa, l’attuale allenatore del Monza ha avuto modo di presentare il match di domani pomeriggio in conferenza stampa. Di seguito le sue parole:
-Pareri sulla classifica?
“La classifica è quella, peccato perché forse avremmo meritato qualcosa in più. Dobbiamo fare i conti adesso con questi punti”.
-La Lazio ha segnato più di tutti negli ultimi 15 minuti, il Monza invece è quella che ne subisce di più. Considerazioni?
“La Lazio è una squadra che non molla mai. Settimana scorsa ero a Roma per vedere la partita contro il Cagliari, si vede che vogliono sempre vincere: lo hanno dimostrato anche con il Porto. Noi invece li abbiamo presi contro squadre di livello, come l’Inter. Affrontiamo una squadra tosta, che sta facendo un grande campionato”.
-La Lazio ha giocato tre giorni fa, valutazioni in vista di questa gara?
“Ho giocato spesso tre volte a settimana, non significa nulla. Vediamo come si mette la partita. Affrontiamo una squadra forte, che merita i punti che ha. Dobbiamo fare una partita tosta, abbiamo bisogno di punti: dobbiamo concentrarci su questo”.
-Avete rabbia per gli ultimi episodi arbitrarli?
“La rabbia fa struttura bene, perché può anche farti male. Abbiamo analizzato, ci siamo lamentati e abbiamo fatto casino, ora non deve essere una scusa. Quello che dobbiamo dire lo abbiamo detto. Abbiamo una classifica negativa, dipende solo da noi cambiarla”.
-Come lavorate sul concetto di spazio? Pensiero su Del Piero?
“Lo spazio cerchiamo di crearlo con i movimenti. Lo spazio va attacco, altrimenti non sei pericoloso. C’è spazio offensivo e quello che lasci in difesa, devi stare attento a non concederlo. Del Piero? La sua generazione vedeva spazi che altri non vedevano, per questo è rimasto nella storia”.
-Numeri insoliti per una squadra penultima?
“Sono strani perché siamo ultimi ma se manteniamo questi numeri ci toglieremo soddisfazioni. Se continuiamo così questa squadra raccoglierà molto”.
-Speciale la gara di domani? Sul centrocampo?
“Ho fatto 10 anni di Milan ma la Lazio è la mia famiglia. Andavo allo stadio con mio padre e mio fratello. Per me è una cosa speciale. Sono andato allo stadio domenica, è stato bello. Centrocampo? Domani vediamo”.
-La Lazio ha cambiato molto ma sta facendo bene, pareri?
“Uno può criticare quanto vuole ma i fatti dicono che la Lazio ha sempre avuto grandi squadre. Noi romani siamo molto esigenti, ma il percorso negli ultimi anni è stato importante”.
-Indisponibili? Su Maldini e Rovella?
“Sono contento per Daniel, deve continuare così. In U21 è andato Bianco, per noi è importante. Rovella sa fare tutto, ha progressione e personalità, la convocazione è meritata. Convocati domani? D’Ambrosio è fuori, come Ciurria e Forson. Petagna è convocato, come Birindelli”.
-Più difficile difendere così?
“Io non sarei capace di d’intere così. Bisogna dare indicazioni agli arbitri. Il contatto fisico fa parte del mestiere”.
-Si rivedrà Maric davanti? Si può provare a giocare palla a terra?
“Noi proviamo sempre a uscire con la palla, su Djuric andiamo quando ci pressano forte e non ci concedono palleggio. Dobbiamo alternare le cose”.
-Fonseca ha detto che è più facile vincere con il Real Madrid che con il Monza, pareri?
“Conta molto anche l’aspetto mentale. Magari in Champions League sei più motivato. Questa può essere una lettura. Loro si muovevano tanto, quindi siamo andati a uomo ma non è completamente la nostra filosofia. Alcune volte le squadre più piccole danno tutto, anche più rispetto a club come Real Madrid”.
Di Alessandro Sciacqua