Il giornalista de “Il Corriere dello Sport” Fabrizio Patania è intervenuto durante la trasmissione “Quelli che…” in onda sui 98.100 di RadioseiLazio. Di seguito le sue parole:
“Penso che Dia sia stato l’acquisto determinante, giocare con due punte aiuta un giocatore come Castellanos, che gioca bene a calcio ma segna i gol difficili. Abbiamo passato l’estate nel dilemma del regista perchè Baroni non ritiene Rovella un regista, questo modulo permette di avere un centrocampo con due mediani. Dia è arrivato a ferragosto ma era stato bloccato mesi prima assieme a Tchaouna. Fabiani è molto esperto, sfrutta spesso quello che lui chiama il mercato mediatico, mandando fuori strada tanti colleghi. Io ero convinto che avrebbe preso un’altra punta dopo Immobile, c’era la necessità di non sbagliare l’attaccante, era arrivato Noslin ma non garantiva totalmente. Si pensava servisse un vice-Zaccagni, ma non si sarebbe fatto un investimento lì. Su Baroni non bisogna esagerare, Sarri è stato passare come un idiota, ma non lo era e ha portato la Lazio a giocare 130 minuti su 180 alla pari del Bayern Monaco e se fosse entrato il colpo di testa di Immobile non so come sarebbe finita. Poi è arrivato Tudor che è stata una sciagura, perchè la squadra in quel momento aveva bisogno di tranquillità…”.
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