Lazio, Baroni: “La squadra ha recepito le mie idee. Maestrelli? Lui ha fatto la storia, io solo 13 partite”

La Lazio passa 5-1 a Como e da continuità alla vittoria contro il Genoa. Al termine della gara il tecnico biancocelste, Marco Baroni, ha avuto modo di commentare il risultato del Sinigaglia in conferenza stampa. Di seguito le sue parole:

Dedico la vittoria alla famiglia di Flavio. Mi sento di fare questa dedica a questo ragazzo che è sempre stato accanto alla squadra”.

Partita interpretata benissimo dalla squadra. Sapevamo fosse difficile. Como squadra con allenatore bravo che fa un calcio che mi piace. Sappiamo che hanno tanta qualità, ho detto ai ragazzi che non dovevamo sbagliare nulla. Serviva una gara di personalità e aggressività. Abbiamo portato bene la pressione alta, la squadra oggi mi è piaciuta sono tutti gli aspetti”.

-Sei meravigliato di questa squadra?

“Il primo giorno ho fatto capire ai ragazzi che c’era qualcosa che andava bene e qualcosa no. La squadra ha recepito subito le mie idee. Non abbiamo ancora fatto nulla, le prestazioni ci devono portare a qualcosa di importante.

-Sull’arbitraggio?

“Non voglio fare polemica, Tavares forse doveva stare più attento. Abbiamo una classe arbitrale di arbitri bravi. Con queste nuove regole per tutti diventano più difficili le valutazioni. Non voglio commentare questi episodi. Oggi c’è stata una squadra che con personalità ha vinto in un campo dove non hanno vinto in molti nell’ultimo anno”.

-Qui Maestrelli allenò la Lazio per l’ultima volta, quanto conta vincere su questo campo?

“Questo è un tema delicatissimo. Si parla di un allenatore stratosferico che ha fatto la storia. Io ho fatto solo 13 gare, Maestrelli è imparagonabile per tutti. Io voglio lavorare tanto per fare qualcosa di importante”.

-Che segnale da questa vittoria?

“La squadra lavora per avere un’identità forte. Dobbiamo fare un calcio propositivo, correre in avanti e fare gol. Non dobbiamo mai mancare dal punto di vista prestatitivo”.

-Sul gol di Tchaouna?

“Qui tanti ragazzi hanno qualità. Isaksen spesso si sottovaluta. Loro erano abituati ad essere i più forti nelle loro squadre. Castrovilli mi dispiace stia giocando meno, per me è importante, non volgiamo perderlo”.

-Quanto c’è di lei nei gol degli attaccanti?

“Non mi sentirete mai celebrare me stesso. Io lavoro, sono figlio di quello”.

-Hanno aiutato le assenze del Como?

“L’abbiamo preparata. Li abbiamo studiati, sapevamo che sarebbero venuti in mezzo al campo con Paz e Strefezza. Credo che il Como raggiungerà l’obiettivo con il suo gioco, sono veramente tosti da affrontare”.

Di Alessandro Sciacqua

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