“Quelli che…”, De Angelis: “Tavares il più forte della rosa. Sarebbe bello andare avanti in Europa”

La Lazio vince e convince. Nel corso della mattina di Radiosei, nel corso della trasmissione “Quelli che hanno portato il calcio a Roma”, il nostro direttore Guido De Angelis ha avuto modo di commentare lo stato di forma biancoceleste, reduce dalla vittoria casalinga 3-0 contro il Genoa. Spazio soprattuto a Nuno Tavares, protagonista assoluto dell’inizio stagione in casa Lazio.

“Vedere Pisilli in Nazionale e non Rovella mi ha fatto pensare a quanto la Lazio sia poco considerata, contro il Genoa è stato il migliore in campo. Ieri partita importante, era difficile ma la gente allo stadio si è divertita. A Torino sconfitta immeritata, se ieri non vincevi rischiavi di uscire dal gruppo delle prime. Siamo ancora tutte li, tra 5/6 giornate vedremo la vera riposta. Bisogna vincere anche le gare sporche, come quella di ieri. Ora ci aspetteranno partite abbordabili. Nella ripresa il Genoa ha iniziato ad avere coraggio e li ci siamo un po’ fermati, queste gare vanno chiuse prima: per farlo devi avere forza. Se vinci queste partite così significa che hai freddezza nei momenti difficili e sai soffrire, potenzialmente è un anno in cui può succedere di tutto. Viviamola alla giornata senza troppi proclami. In molti devono migliore, questo ci fa ben sperare. Abbiamo una rosa più completa. Tavares è sopra la media, il più forte in rosa. La partita è stata decisa della sua giocata. Per me, come terzino sinistro, se la gioca con Kolarov. Forse ha anche più gamba ma meno gol. Lo metto sul podio dei dieci terzini più forti della storia della Lazio. Potrebbe giocare in tutte le big d’Europa. Anche Rovella può raggiungere quei livelli. Da Natale in poi bisognerà capire cosa vorrà fare la Lazio, strada italiana o europea? Sarebbe bello andare avanti in Europa, secondo me in campo internazionale questa squadra può fare bene. Sarebbe fantastico andare avanti dopo 20 anni, è l’occasione buona. Possiamo giocarcela con tutti.

-Su Paparelli:Assurdo io modo in cui è stata gestita la situazione Paparelli, dalla stampa a chi ha permesso che potesse accadere allo Stadio tutto quell’armamento. Ero li, non dimenticherò mai quella giornata. Mi porto dietro le cicatrici di quel giorno, ricordo ancora la situazione in Curva Nord. Sentivo l’odore di benzina e la gente gridare. Mi ricordo che presi la mano di Vincenzo e cercavo di rialzarlo, non lo potrò mai dimenticare. Per qualche anno non riuscivo a dormire. La gente che ne infanga ancora la memoria si deve vergognare. Porterò Vincenzo sempre nel mio cuore”.

Di Alessandro Sciacqua.

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Guido De Angelis

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