Le pagelle di Guido De Angelis – Tavares show, monumento a Rovella. Noslin, che gioiello!

Al termine di Lazio-Genoa arrivano come di consueto le pagelle del nostro direttore, Guido De Angelis. Ecco di seguito voti e giudizi alle nostre aquile.

PROVEDEL 6 – Rientra dal 1’ dopo il riposo europeo. Dopo 8 turni ancora non è riuscito a tenere la porta inviolata. Al primo minuto para col piede destro allontanando un insidioso corner ligure. Al 25’ blocca su Martin, poi rischia in due circostanze con i piedi. Nella ripresa, ancora al primo minuto, smanaccia su Norton-Cuffy, respingendo centralmente. Qualche brivido di troppo, ma anche il primo clean-sheet.

MARUSIC 6 – Viene dalla miglior performance della stagione, deve sostituire Lazzari ancora ai box. Fa 280 con la nostra maglia. Un po’ timido, si propone in avanti ma senza mai affondare, e non riesce a mettere al centro un cross pulito. Ripresa ordinata, senza infamia e senza lode. Ha tenuto senza sbavature, con diligenza.

PATRIC 6,5 – Complice la squalifica di Romagnoli, fa coppia con Gila in una retroguardia sperimentale. L’assenza di Zaccagni lo proietta capitano, è una fascia che si è meritato dopo anni di difficoltà e sacrifici. Si incolla a Pinamonti e sbaglia soltanto in un caso il posizionamento. Regista offensivo, imposta per Guendouzi che poi innesca le punte. Da un suo rinvio a spazzare l’area di rigore nasce il raddoppio. Dà sempre tutto, sempre.

GILA 6,5 – E’ ormai il titolare inamovibile della difesa del campionato. Una una capacità di lettura dell’azione incredibile, e chiude tutte le azioni difensive. Nei primi 45’ va tre volte in percussione e non lo tengono. Dinamismo incontenibile. Si conferma nella ripresa, impressionando per grado di concentrazione e forza nei duelli. Gigante.

GIGOT SV – Subentra a Gila per respingere gli attacchi finali. La sua entrata in campo corrisponde con il gol del 2-0 che chiude le gara. Dopo il debutto in maglia Lazio di giovedì contro il Twente, Baroni gli regala anche i primi minuti italiani.

NUNO TAVARES 7,5 –  Torna dall’inizio, ma sulla sua fascia non può duettare con Zaccagni, fermato dall’influenza. Quando strappa è incontenibile: il primo gol se lo inventa lui con una sgroppata impressionante, sfruttata da Noslin. Va due volte alla conclusione col mancino: il primo è un siluro che si spegne alto, il secondo va a fil di palo. Al 48’ fa un recupero a mille all’ora in fase difensiva, cinque minuti dopo serve a Castellanos un pallone da spingere dentro. Partita da mettere paura, al 95’ fornisce il sesto assist a Vecino per il gol del tris.

GUENDOUZI 6,5 – Tenuto a riposo giovedì, Baroni non lo ha fatto partire con la squadra per farlo preparare a questa sfida. Non è in forma straripante, ma recupera tanti palloni e li offre alle nostre ali.

ROVELLA 8 – Ha rifiatato a Enschede per riprendersi la Lazio in Serie A. Disputa un primo tempo di clamorosa generosità, è da tutte le parti e gestisce con sontuosa intelligenza tutti i palloni. Nuno Tavares ha dominato da solo la partita, ma oggi questo ragazzo ha vinto tutti i contrasti, ha sradicato centinaia di palloni, con centinaia di rincorse. Prestazione straripante in entrambe le fasi. Esce tra gli applausi dell’Olimpico quando a 10’ dalla fine non ne può proprio più. Sta crescendo in maniera fragorosa.

CASTROVILLI 6 – Entra per l’ultima dozzina di minuti per dare il cambio a uno stremato Rovella. Subito nel vivo del gioco, in due frangenti avrebbe anche l’opportunità di andare al tiro. Comunque è vivo e in crescita.

ISAKSEN 5,5 – Ancora titolare, nella speranza che il gol col Twente costituisca un’iniezione di fiducia. Invece, continua a risultare flemmatico, morbido nella gestione dei palloni, e si limita a scaricare la sfera all’indietro per Marusic. Non si sveglia neanche nel secondo tempo. L’unica occasione della sua partita ce l’ha proprio prima di uscire dal campo. Richiamato in panchina, entra Pedro.

PEDRO 7 – Entra al posto di Isaksen. Altro ingresso importante, altro gol. Ma non è solo quello. I primi due palloni della sua partita sono due vitali recuperi a centrocampo, poi fornisce l’assist a Tchaouna, mandandolo in porta. Segue l’azione di Tchaouna e Castellanos e segna il più facile dei gol. Nel finale, rischia di farne anche un altro. Prezioso, preziosissimo.

DIA 5,5 – Si abbassa sulla trequarti rispetto alla sfida in terra olandese, per permettere al Taty di tornare centravanti. Ingabbiato dalla retroguardia genoana, fa molta più fatica del solito. La solita generosità, ma si vede poco nella prima frazione e per giocare qualche pallone deve venire a centrocampo. Appannato, dopo 15’ Baroni lo toglie dal campo.

VECINO 7 – Ingresso egregio. Entra al posto di Dia per dare equilibrio, ma ha subito due occasioni da rete, una col ginocchio. Sempre un fattore sulle palle alte, in pieno recupero si toglie lo sfizio di gonfiare la rete e diventare il decimo marcatore stagionale della Lazio. Amuleto.

NOSLIN 7  – Torna titolare in campionato dopo circa un mese dalla sfortunata sconfitta 2-1 contro la Fiorentina. L’allenatore lo premia a causa del forfait in extremis di capitan Zaccagni. Sbaglia in modo rocambolesco i primi 5 palloni della sua partita. Colleziona stop sbagliati fino al 21’, quando si mette in proprio e realizza un gol da cineteca. E’ l’unico vero spunto di un primo tempo moscio, in cui fa fatica a trovare la posizione e sbaglia tanto. Si prende il giallo e rischia il secondo cartellino.

TCHAOUNA 6,5 – Entra al posto di Noslin ed entra bene. Si divora clamorosamente un gol già fatto su assist perfetto di Pedro. Poi però è una sua galoppata a dar via al gol del 2-0. Qualche istante dopo, spara alle stelle col mancino. Molto mobile, è ancora acerbo ma per gli ultimi spezzoni può essere una risorsa.

CASTELLANOS 6 – Non segna in Italia da 40 giorni, oggi il mister gli chiede di tornare a pungere. Si vede poco o nulla nel primo tempo. Pericoloso di testa su un corner di Isaksen, al 35’ imbuca in profondità per Isaksen, che non sfrutta la chance. Al 53’ si mangia un gol ritardando la conclusione su ottimo assist dalla sinistra di Nuno Tavares. Gli manca sistematicamente l’attacco al primo palo: avrebbe due chance anche nella ripresa, ma resta fermo. Importante il lavoro per i compagni: sul rinvio di Patric, è lui ad azionare Tchaouna per il gol del raddoppio.

BARONI 7 – Ne cambia addirittura 9, Lazzari e Zaccagni sono indisponibili. Soffriamo per un’ora, senza riuscire a creare granché, poi il mister mette un centrocampista in più, ritroviamo equilibrio e la vinciamo. Ennesima prova di forza, si è conquistato il pubblico della Lazio.

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