ROMA – Brusco stop per la Lazio Calcio Amputati, costretta a rinunciare a partecipare alla terza e quarta giornata di campionato che si disputerà a Chieri (Torino) il prossimo 19 e 20 ottobre, per mancanza di fondi. Ecco il duro sfogo sul proprio profilo Facebook del Presidente e fondatore Dario Siligato: “In qualità di fondatore, presidente e allenatore, purtroppo mi vedo costretto, a causa di mancanza fondi per le sole spese di viaggio, vitto e alloggio (circa 5.000 euro !!!) a rinunciare alla nostra partecipazione alla 3^ e 4^ giornata di campionato che si disputerà a Chieri (TO) nel fine settimana del 19 e 20 ottobre. Preciso anche che la Lazio Calcio Amputati è una delle oltre 80 sezioni della S.S. LAZIO e che in passato mi sono anche rivolto alla Presidente della Fondazione Lazio, Dott.ssa Mezzaroma, senza però ricevere risposta alcuna, sia essa positiva che negativa e che qualche giorno fa, in ultimo tentativo, anche direttamente alla S.S. LAZIO stessa, ricevendo risposta negativa nel reperire uno o più piccoli sponsor per consentirci di terminare almeno il campionato. Sono molto deluso di tutto ciò e sto pensando di cessare, solo dopo un anno, l’attività impedendo a ragazzi sfortunati, disabili e amputati di un arto, a sentirsi atleti e calciatori normodotati con tutte le conseguenze psicologiche negative che ne deriveranno”.
VOGLIA DI ANDARE AVANTI – Lo abbiamo raggiunto telefonicamente ed ecco le sue parole: “Io sono un preparatore atletico da molti anni, ho preso a cuore questi ragazzi. Io sono un pensionato e non posso ovviamente farmi carico di tutte le spese, sono disposto con la massima trasparenza a fare un contratto di sponsorizzazione con chi vorrà aiutarci. Abbiamo bisogno di circa 5000 euro per pagare le spese di trasferta per 12 atleti e 4 persone dello staff. Poi avremo altre due giornate a Roma a fine novembre, ma per queste date non avremo problemi di spesa che sono veramente minime. Mi dispiacerebbe molto dover cessare l’attività dopo appena un anno dalla sua fondazione. Inoltre vi dico anche che a breve la Federazione Calcio chiederà alle società di calcio professionistiche, in un’ottica di calcio inclusivo, di avere una propria squadra di cacio con ragazzi amputati”.






