Al termine di Lazio-Empoli il nostro direttore, settima di Serie A 2024/25, come di consueto ecco le pagelle del nostro direttore Guido De Angelis.
PROVEDEL 5,5 – Col Nizza ha saltato la prima gara dopo una vita per concedere una chance a Mandas. Il primo errore al rinvio al 5’ rischia di costar caro, Lazzari salva su Pezzella. Scivola malamente sul gol dell’1-0 di Esposito. Non è chiamato ad altre grosse parate, ma nella ripresa dà sicurezza con il pallone tra i piedi.
LAZZARI 6 – Al rientro dopo il riposo assoluto in Europa. Va spesso al cross ma la misura non è mai quella giusta. Fa partire troppo facilmente il cross di Pezzella per il vantaggio toscano. Nel tentativo di azionare una delle sue sgroppate proverbiali, sente tirare e rimane a terra due minuti prima di uscire. Ho paura si sia fatto davvero male, sembra un risentimento al retto femorale. Incrociamo le dita. Qualora invece dovesse averne per un poi, avremmo la chance di reinserire in lista Hysaj. Chiaramente, mi auguro che Manuel ne abbia per poco.
MARUSIC 6 – Entra al posto di Lazzari e in un’ora di gioco si limita al compitino, condito da alcuni errori madornali in uscita ma anche da una o due buone chiusure in cui sfrutta il suo fisico. In fase offensiva rimane spesso nella terra di nessuno e non è un fattore. Sufficienza stiracchiata.
GILA 7 – Aveva accusato qualche problemino uscendo per un pestone nel giovedì europeo, oggi torna al centro della retroguardia con Romagnoli. Disputa una delle migliori gare da quando è alla Lazio: si incolla al diretto avversario senza farlo respirare, è pulito negli anticipi e fa ripartire sistematicamente l’azione. Secondo tempo da Oscar, e prova anche qualche sprint in avanti. Partita coi fiocchi.
ROMAGNOLI 6,5 – Viene da quella che a mio avviso è stata la sua miglior settimana della nuova stagione. Perde il duello con Esposito che fa 1-0 al decimo minuto. Bene a chiudere in tackle le ripartenze empolesi nel primo quarto di gara. Al 32’ parte in ritardo sul lancio lungo del portiere e Esposito è lasciato all’uno contro uno con Provedel. Si riprende alla grande, giocando con un’applicazione e una determinazione da leader.
TAVARES 7 – Gestione scientifica: riposa in Europa, gioca in Italia. Il duello con Gyasi è interessante: l’ex Spezia è tra i più in forma del campionato. Primo quarto di gara brutto, con un regalo all’Empoli clamoroso in uscita. Dopo un pessimo primo tempo, al minuto 48 si ricorda di poter offendere e alla prima avanzata confeziona il cross (dopo un gioco con i piedi) per il pareggio di Zaccagni. Nella ripresa mette al centro una marea di cross, non tutti della giusta misura. Esce a dieci dalla fine per Pellegrini.
PELLEGRINI SV – Entra nei minuti finali e si fa valere, con la solita tigna.
ROVELLA 7 – Nelle logiche del turnover, ha disputato un tempo contro il Nizza (la ripresa) e oggi parte dall’inizio. Disputa un gran primo tempo, correndo appresso a chiunque abbia la sfera e spendendo tanto. Una sua incursione offensiva al termine di un’azione solitaria palla al piede non viene premiata dai compagni, che non lo accompagnano. Secondo tempo meraviglioso: gioca con i tentacoli e vede prima l’errore dei rivali, rubandogli sistematicamente la sfera. Era ovunque, dappertutto. E ha gestito alla grande il giallo pesante (e ingenuo) che aveva preso al fischio finale della prima frazione. L’unica sciocchezza di una gara sontuosa.
GUENDOUZI 7 – Nonostante le fatiche europee, per Baroni è inamovibile. A centrocampo mette ordine, a volte però rallenta troppo l’azione, facendoci perdere un tempo di gioco. Deve contenere la sua verve e mantenere l’equilibrio, che a questa squadra serve come il pane. Nella ripresa non si limita a difendere, ma si batte come un leone incidendo anche in zona gol: il numero che fa nel finale saltando due avversari e servendo Castellanos davanti al portiere è d’altissima scuola. Incredibile come riesca a mantenere la sua lucidità nonostante i chilometri.
ZACCAGNI 7 – Non la sua miglior partita. A volte si nasconde un po’, ma quando si impossessa della sfera non la perde mai. Nel primo tempo Tavares non sovrappone, così due volte va al tiro velleitario. Al 48’ però è bravissimo a sganciarsi dalla difesa ospite e a infilare di testa il pallone all’angolino. Sempre nel vivo del gioco, ma incide meno del solito. Generoso a lasciare il rigore a Castellanos. Pure troppo, forse.
NOSLIN SV – Entra per Zaccagni a pochi minuti dal fischio finale.
DIA 7 – Torna dal 1’ dopo la panchina di giovedì, quando era comunque entrato alla grandissima in campo. Gioca da trequartista, cosa che lo allontana un po’ dalla porta ma gli permette di mettere la sua intelligenza al servizio dei compagni. Fa tanto lavoro in ambo le fasi, e fa tante piccole cose, tutte decisive. Apre lui l’azione che porta al gol di Zaccagni, nella ripresa si conquista il calcio di rigore che Castellanos calcia addosso al portiere. Non sbaglia la gestione di un pallone. Esaltante.
CASTROVILLI SV – Era a riposo da due settimane e senza minuti, Baroni gliene concede una decina scarsa e lui va vicino al gol con un destro dal limite dell’area.
ISAKSEN 5 – E’ il titolare fisso in Serie A, dove vince sistematicamente la concorrenza di Tchaouna e Noslin. Nel primo tempo rientra nelle occasioni migliori, ma si perde sempre nell’ultima giocata, senza riuscire né a saltare il diretto marcatore né a prendere la porta e neppure a fornire ai compagni il passaggio smarcante. Prende poche iniziative e l’unica vera chance che ha sul destro in campo aperto se la divora spedendo a lato. Nel secondo tempo è ancora morbido e per due volte fa il solletico a Vasquez dal limite dell’area. Come ad Amburgo con la Dinamo Kiev e anche a Torino, ha la terza occasione di segnare su ribattuta: questa volta Dia cade in area, l’arbitro dà il vantaggio e lui spreca. Richiamato in panchina a metà ripresa, entra Pedro.
PEDRO 8 – Girate pure questo numero, sembra eterno. Dopo una stagione – la scorsa – non esaltante, in questa settimana ci ha ricordato di essere un campione. Giovedì la rete al Nizza, oggi entra in campo e spedisce sotto la traversa il gol-vittoria. E la Curva intona ancora le note della Carrà. Preziosissimo.
CASTELLANOS 5,5 – Nei primi 25’ calcia in porta a ripetizione, ma con tiri leggibili che non mettono paura a Vasquez. Commette qualche fallo di troppo, poi al 44’ mette in porta Isaksen, che angola troppo. A inizio ripresa avrebbe l’opportunità dagli undici metri di portarci in vantaggio, ma calcia addosso all’estremo difensore empolese. Aveva già battibeccato con Vasquez nel primo tempo, non so quanto sia stato prudente da parte di Zaccagni mandarlo dagli undici metri. Per fortuna, si desta dal torpore a 5’ dalla fine servendo a Pedro un buon assist. Nel recupero, però, si mangia un altro gol fatto su assist di Guendouzi. Piccolo passo indietro.
BARONI 7 – Altri 7 cambi dopo la convincente vittoria in Europa col Nizza. All’Olimpico arriva l’Empoli imbattuto e con la seconda miglior difesa del campionato. Prendiamo subito gol, come quasi sempre, ma la reazione è stata importante. Battiamo una squadra che non aveva mai perso e chiudiamo alla grande prima della sosta.