Cari amici di Lazialità,
siamo a poche ore da Lazio Empoli, un appuntamento che sembra portarci fortuna.
Questa Lazio fatta di antieroi ci ricorda tantissimo, almeno per quanto riguarda la propensione al gioco d’attacco, una delle più belle Lazio di sempre.
Era domenica 8 novembre 1998 quando, dopo aver trovato un buco dove lasciare l’auto, imboccavamo verso l’Olimpico a passo spedito. Alla radio, avevamo appena ascoltato Believe di Cherilyn Sarkisian, assai più conosciuta con il suo nome d’arte. “Do you believe in life after love?”- “Ci credi nella vita dopo l’amore?, s’interrogava infatti Cher. Noi, più modestamente, ci chiedevamo per quanto tempo avremmo dovuto
ancora fare a meno di Alessandro Nesta e di Christian Vieri. Nesta si era infortunato all’esordio dei
mondiali di Francia ‘98. Vieri era in via di guarigione ma poi, una volta rimesso, avrebbe dovuto imparare a darsi una regolata. “Subisce troppo” – sostengono i maligni – “il fascino delle notti romane”. Ridendo e scherzando, siamo arrivati all’ottava giornata del Campionato 1998-99. Nonostante le due assenze, Eriksson e Spinosi dispongono di una rosa quasi infinita e possono schierare una parata di star: Marchegiani, Pancaro, Negro, Mihajlovic, Favalli, Stankovic, Venturin, Almeyda, Nedved, Roberto Mancini e Salas. In panchina Ballotta, Baronio, Iannuzzi, Gottardi, Lombardi, Okon e Sergio Conceicao.
E poi c’è l’Empoli, allenato da un lupacchiotto doc come Mauro Sandreani.
Lui non è più quello che negli anni Settanta se ne andava a zonzo per la Balduina con l’aria di uno che si è
appena svegliato. Ha lavorato molto bene con il Ravenna e quest’anno sta facendo giocare bene anche
l’Empoli. Sereni, Fusco, Baldini, Bianconi, Tonetto, Lucenti, Pane, Morrone, Di Napoli, Zalayeta e Bonomi. In
panchina, insieme a Mauro Sandreani, vanno Mazzi, Carparelli, Cribari, Cupi, Bisoli, Chiappara e
Martusciello.
Sono le 15 in punto. Siamo in quarantamila, in pochi, secondo noi. Domenica potremmo riuscire superare il numero di spettatori di ventisei anni fa in cui, in troppi, si persero un grande spettacolo: pensate che alle 15:35, avremmo tutti potuto andarcene a casa, satolli e appagati dall’abbuffata di gol.
Il Signor Borriello avrebbe infatti annotato le tre marcature del primo tempo con questa sequenza: al 22′ e al 27′ Negro. Poi Salas al 30′.
Prima della doppietta di Paolo Negro, un gol annullato a Salas su cross di Mancini (dubbio fuorigioco del
Matador). Poi un clamoroso palo di Mancini, di testa, a spizzare un calcio di punizione recapitatogli da
Mihajlovic al 17′. Paoletto Negro proveniva da un infortunio. Con l’Empoli gioca da centrale, insieme a
Sinisa Mihajlovic. C’è da dire che, nonostante le tre pappine, Sereni era immune da colpe. Poi, decide di
rovinarsi il pomeriggio quando, palla al piede, pensa di riuscire a dribblare il Matador. Salas non abbocca
alla finta e gli ribatte il pallone in rete. Sembra di assistere ad una gag, goffa e involontaria, tipica di “Scherzi a parte”. Sulle tribune, qualcuno non riesce a trattenere una smorfia di scherno. Che non è il massimo dell’eleganza sotto il profilo dello Sport, ma la scena aveva realmente un che di comico.
Successivamente, ci divoriamo altre due occasioni, in modo anche maldestro, prima che Roberto Mancini
metta il suo sigillo sul quattro a zero: sul lancio di Pavel Nedved, il Mancio brucia sia Baldini che e Sereni.
Mentre calano le prime ombre della sera, l’Empoli segna il gol della bandiera con Carparelli.
Torniamo a casa soddisfatti, consapevoli della nostra forza. Giovedì abbiamo asfaltato – a domicilio – il
Partizan Belgrado in Coppa delle Coppe, oggi è toccato all’Empoli. Sette gol in quattro giorni. Nel mirino, abbiamo puntato la Fiorentina capolista.
Si avvicinava la fine del 1998, un anno dolce per noi, e assai interessante, sotto il profilo musicale.
Nell’attesa della partita, vi proponiamo una Playlist con il mood che si respirava nel giorno di quel 4 a 1
rifilato all’Empoli.
È la classifica degli album più venduti in Italia nel 1998:
Believe – Cher
I don’t want to miss a thing – Aerosmith
Iris – Goo Goo Dolls
La Copa de la vida – Ricky Martin
My heart will go on – Celine Dion
Life – Des’ree
Come into my life – Gala
High – Lighthouse Family
Frozen – Madonna
Torn – Natalie Imbruglia
Brani che sono arrivati fino a noi in tutta la loro freschezza. Li riascoltiamo con piacere.
Buona musica e forza Lazio!
Ugo Pericoli