Gara ricca di episodi e destinata a far discutere quella del Franchi, Fiorentina e Lazio si fronteggiano, tante occasioni da entrambe le parti, anche l’arbitro Marcenaro ha bisogno di intervenire a più riprese. Andiamo con ordine.
Al 5′ minuto Zaccagni si avvia verso l’area di rigore, superando Martinez Quarta che lo atterra. Il direttore di gara assegna la punizione, ma il replay lascia diversi dubbi, il tocco infatti sembra essere sulla linea dell’area e avrebbe potuto portare almeno ad una revisione VAR per la concessione di un rigore. Penalty che arriva invece al 4′ del secondo tempo per un pestone di Guendouzi su Gudmundsson. La regola dello Step on Foot «lascia perplessi sullo spirito del gioco», dice Baroni nel post gara, ma il regolamento non lascia spazio a discussioni. Al 63′, sul punteggio di 1-1, il cross dalla trequarti troverebbe Zaccagni tutto solo e pronto a spingere in porta. Serve un intervento alla disperata di Dodò, che si butta di testa ma colpisce la sfera con la mano sinistra. Il VAR non interviene. All’89’ Tavares colpisce Dodo sulla linea di fondo, dopo che il brasiliano ha già colpito il pallone, ma purtroppo secondo il regolamento il fischio di Marcenaro, dopo “On field review”, consigliata dal duo Abisso-Chiffi, sembra dar ragione al direttore di gara.
Nel complesso sufficiente la prova di Marcenaro, in una gara vivace, con 7 ammonizioni da una parte e dall’altra. Più di un dubbio sulla prestazione del Var, specialmente sull’episiodio che ha coinvolto Zaccagni, che è avvolto da tante ombre e poche luci. Sospetto anche un contatto tra Dodo e Patric in area di rigore, in cui il brasiliano sembra pestare il piede dello spagnolo, in una dinamica molto simile a quella che ha portato alla massima punizione del 2-1.
Di Matteo Selli