Qualche ora e Fiorentina e Lazio si sfideranno all’Artemio Franchi nel lunch match della quinta giornata di Serie A. Grande attenzione sulla gara tra le due compagini, ancora alla ricerca della loro vera identità. La Lazio di Baroni vuole dare continuità alla vittoria contro il Verona, la Fiorentina di Palladino cerca invece il suo primo successo stagionale. Il tecnico ex Monza farà molto affidamento alle due corsie laterali, composte da Gosens a sinistra e Dodô a destra. Il terzino brasiliano è il protagonista di questo approfondimento.
STORIA
Domilson Cordeiro dos Santos, per tutti Dodô, nasce a Taubaté (Brasile) il 17 novembre 1998. Riconosciuto in particolare per la sua velocità, da bambino pratica atletica leggera, specializzandosi nei 100 metri. Qualche anno più tardi inizia ad appassionarsi al calcio, giocando nella squadra della sua città. Qui viene notato dal Coritiba, che nel 2014 decide di dargli fiducia. Inizialmente aggregato alla formazione giovanile, il 14 maggio 2016 compie il suo esordio in prima squadra, in una gara di massima serie brasiliana contro il Cruzeiro. Le buone prestazione nelle due annate in prima squadra permettono al giovane Dodô di affacciarsi al calcio europeo. Nel 2018 arriva la chiamata dello Shakhtar Donetsk, club ucraino con una grande tradizione di calciatori brasiliani (sempre preseti in grande numero nello spogliatoio). La prima stagione europea è positiva dal punto di vista collettivo, un po’ meno a livello personale. Dodô chiuderà l’anno vincendo campionato e coppa d’Ucraina, ma totalizzando solo tre presenze. Nella stagione successiva, la 2018-2019, ecco il prestito al Vitória Guimarães. Il club da fiducia al giovane Dodô, che spera di trovare maggiore continuità in terra portoghese. L’esperienza sarà tutt’altro che esaltante, a fine stagione le presenze saranno 12, con due gol fatti e altrettanti assist serviti. In estate ecco il rientro in Ucraina. La seconda esperienza con lo Shakhtar sarà molto più entusiasmante rispetto alla prima. Nella stagione 2019-2020, l’esterno brasiliano si renderà protagonista anche in UEFA Champions League. Nell’ottobre 2019 compie il suo debutto nella massima competizione europea fornendo un assist contro l’Atalanta mentre, qualche giorno più tardi, trova anche la via della rete nel match contro la Dinamo Zagabria. A fine campionato, dopo aver riconquistato il titolo di campione d’Ucraina, Dodô totalizza 34 presenze con 3 gol e 7 assist. In terra Ucraina rimarrà fino al 2022, diventando un punto cardine del club di Donetsk.
LA CHIAMATA DELLA FIORENTINA
Il 22 luglio 2022 ecco l’ufficialità del trasferimento: per 15 milioni di euro Dodô lascia lo Shakhtar e diventa un nuovo giocatore della Fiorentina. La prima parte di stagione in “viola”, è abbastanza altalenante. Impegnato in tre competizioni (Serie A, Coppa Italia e UEFA Conference League), il terzino brasiliano fatica a trovare continuità, complici diversi problemi fisici. Nella seconda metà di campionato le cose migliorano. Il 30 aprile 2023 arriva anche la prima gioia personale in Serie A, nella larga vittoria 5-0 contro la Sampdoria. Dodô si rederà protagonista delle due cavalcate della squadra di Italiano, che lo porteranno a giocare le finali di Coppa Italia, contro l’Inter, e Conference League, contro il West Ham. Purtroppo per il terzino brasiliano e per tutto il popolo fiorentino, le due gare avranno esito negativo, ma il percorso fatto è stato sicuramente di grande livello. Al termine della prima stagione con la Fiorentina, le presenze di Dodô saranno 50, con un gol segnato e quattro assist offerti ai compagni. L’anno calcistico successivo, il 2023-2024, sembrava poter essere quello definitivo per l’esplosione del brasiliano. Sempre più centrale nei schemi di Italiano, l’esterno si preparava a una stagione da assoluto protagonista. Purtroppo però il calcio alcune volte sa essere spietato. Alla quinta giornata di campionato, in occasione del match contro l’Udinese, subisce una lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro, che lo costringe a un intervento chirurgico e a un lungo periodo di stop. Dopo un lungo calvario, il rientro avviene il 14 marzo, nell’ottavo di finale di UEFA Conference League contro il Maccabi Haifa. Per il rientro in Serie A bisogna invece aspettare la gara del 30 marzo contro il Milan. Nonostante il lungo periodo out, il brasiliano sarà uno dei protagonisti della cavalcata della Fiorentina verso la secondo finale di Conference League consecutiva (anche in questo caso persa, contro l’Olympiakos). Le buone prestazioni nella fase finale della competizione europea gli permetteranno di finire nella squadra della stagione della UEFA Conference League, un grande riconoscimento per un ragazzo che ha saltato più di metà stagione. Al termine del campionato saranno 18 i match giocati. In questa stagione, con il cambio di panchina e il conseguente arrivo di Palladino al posto di Italiano, Dodô sembra essere uno dei punti fermi di questa nuova Fiorentina. Posizionato più avanti rispetto alle scorse stagione: da terzino a esterno di tutta fascia, il brasiliano è sceso in campo in tutti e sei gli impegni stagionali della “viola”.
CARATTERISTICHE
Brevilineo e rapido, Dodô è il classico terzino che predilige offendere piuttosto che difendere. Dotato di un’ottima gamba e di una grande tecnica, il brasiliano diventa una minaccia quando si trova ad accompagnare dalla destra la manovra offensiva. Non bisogna farsi ingannare dal ruolo “difensivo” che ricopre in campo, in fase offensiva diventa un vero e proprio attaccante esterno aggiunto. Abile nel dribbling, punta spesso l’avversario nell’uno contro uno per cercare di creare superiorità numerica. Continue anche le sovrapposizioni sulla destra, che lo portano spesso ad arrivare sul fondo per poi cercare la giocata al centro. La grande propensione all’attacco spesso gli fa perdere qualcosa a livello difensivo, ma la sua grande velocità lo aiuta nel fronteggiare anche gli avversari più temibile. Contro la Lazio avrà da presidiare la zona di Zaccagni mentre, in fase d’attacco, lo si potrebbe vedere spesso affrontarsi con Tavares: una sfida a tutta velocità che rischia di essere decisiva per le sorti del match.
Alessandro Sciacqua