Nel giorno di presentazione a Formello dei nuovi acquisti Dia e Gigot, è intervenuto anche il Direttore Sportivo della Lazio Angelo Fabiani. Di seguito le sue parole:
DIA – “Lo abbiamo già visto all’opera, come Tchaouna lo seguivamo da tempo. Speravo che l’epilogo potesse essere questo. Ci sono voluti un po’ di giorni, non per colpa nostra o di Dia, ma per questioni tra l’entourage e la Salernitana. Quando sono state risolte le problematiche, ci siamo risentiti con lui e il procuratore. A differenza di quanto si è detto, per noi è sempre stato una priorità”.
GIGOT – “Cercavamo un difensore con determinate caratteristiche e le abbiamo individuate in lui. Non è stato facile portarlo alla Lazio perché aveva molte altre richieste, poi secondo me si è informato con il suo amico Guendouzi e ha iniziato a pensarci seriamente. Ha rifiutato anche altre squadre in Italia che oggi disputano la Champions League. Come società abbiamo capito subito che è un ragazzo che cercava un progetto e un programma dove poter lavorare in tranquillità. Lo ringraziamo e gli diamo il benvenuto”.
PROVEDEL – “Il portiere non è stato mai messo in discussione, fa parte sempre del calcio mediatico. Poi ho parlato con Baroni e i preparatori atletici, anche con i magazzinieri . Ma quando uno parla con loro, non significa mettere in discussione qualcuno. Io devo stare vicino alla squadra“.
CATALDI – “Cataldi ci ha detto dell’offerta, e noi dopo un confronto gli abbiamo detto «Se vuoi andare, puoi». Dopo mezz’ora ci sono arrivati i documenti della Fiorentina. Io mi sarei comportato diversamente, la realtà dei fatti é questa. Non é stato rimpiazzato? No. Folorunsho? L’ho incontrato anche personalmente, gran ragazzo. Ma non ci sono state le condizioni. Noi volevamo fare un prestito con diritto, e il Napoli ha ritenuto opportuno tenerselo. Mi dispiace tanto.
Non sono un bugiardo, mi sono arrivato documenti da parte della società a mia insaputa. Io dico che la vicenda Cataldi è andata come ho detto, senza paura di essere smentito. Allo stato attuale Danilo è in prestito alla Fiorentina, di fatto è ancora un giocatore della Lazio. Alle volte cambiare aria fa anche bene. Quello che ci siamo detti in privato prima della cessione è giusto che rimanga privato. Non si dica che la Lazio ha sbagliato qualche contratto. Non c’è una categoria protetta come i calciatori, se rifiutano un trasferimento salta tutto, la firma sul contratto con la Fiorentina non l’ho messa io”.
ADDII – “Ho ringraziato e ringrazierò Luis Alberto, Immobile e Felipe Anderson, ma i cicli finiscono. Sono stato sfortunato ad essere arrivato in un momento di transizione. Chiedo a tutti di dare tempo ai nuovi ragazzi, di star loro vicini. Ho già detto che non era nelle mie intenzioni di occuparmi della prima squadra“.
RINNOVAMENTO – “Feci una scelta di vita quando lasciai Salerno e mi chiamò il presidente Lotito. Volevo occuparmi della primavera e della women. Poi Tare ha rassegnato le dimissioni e mi sono ritrovato a svolgere il ruolo di Direttore Sportivo. Mi sono subito accorto che stava terminando un ciclo e ho fatto notare al presidente che saremmo andati incontro ad un rinnovamento quasi totale. Bisogna capire le dinamiche interne, sono stati due anni duri. Giocatori come Castellanos lo scorso anno ha trovato difficoltà, non credo sia difficile vivere all’ombra di un campione come Immobile, da lui si può solo imparare. Io credo che per lui sia stato un contraccolpo, cambiare vita e abitudini”.
IMMOBILE – “Tre giorni prima della partenza del ritiro non sapeva nemmeno di andare via. Mi promise che avrebbe fatto 20 gol. Poi c’è stata questa offerta e lui ha voluto fare questa nuova esperienza per cambiare aria, nessuno di noi lo ha ostacolato“.
GREENWOOD – “Durante il calciomercato si mettono molte bandierine, poi si vede quali rimangono su. Non voglio dire che abbiamo preso quelli che erano rimasti, ma si fanno molte operazioni, alcune vanno in porto altre no. Greenwood lo avevamo trattato lo scorso anno, poi non se ne è fatto nulla, avevamo offerto 24 milioni di sterline“
CASTROVILLI – “Abbiamo fatto delle valutazioni con il tecnico. Pedro è un campione, un uomo spogliatoio, un ragazzo che durante gli allenamenti è il faro per la crescita di questi ragazzi. Non a caso l’anno scorso con il Celtic lo scorso anno è stato decisivo. Castrovilli lo abbiamo preso conoscendo la sua situazione. Dal punto di vista dell’articolazione il ragazzo è a posto, abbiamo valutato fosse meglio utilizzarlo in Campionato. Poi a gennaio si vedrà. Lui non ha battuto ciglio, anche se tenere fuori altri giocatori funzionali non è facile. Ritengo che è stata fatta una scelta ponderata e condivisa“.
BASIC – “Ogni dirigente ha un suo metodo, io ho esaltato Igli. Io però ne ho un altro, le società devono capire che non è il PNRR. Io non posso darti un giocatore per farlo giocare con te e nel frattempo continuare a pagarlo. A quel punto lo tengo per le emergenze, per eventuali cambi in lista. L’intervista di Basic mi ha lasciato basito, lui sa perfettamente come stanno le cose. Io devo tutelare gli interessi della Lazio. Se vuoi un giocatore almeno pagagli lo stipendio. Quel sistema che oggi è in funzione con me non passa. Di errori ne faccio tanti, solo chi non fa non sbaglia, non vado fiero di nulla. Sono pagato per fare questo mestiere, sono nella mia città e questo mi fa triplicare gli sforzi per fare meglio. Sono abituato a metterci la faccia per prendermi le responsabilità“.
GENNAIO – “Lavorerò all’ultimo giorno di mercato (ride, ndr). Non c’è un giorno preciso, il mercato non dorme mai, per chiudere trattative ci vogliono settimane: bisogna mettere d’accordo tante piccole aziende, ognuna con le sue giuste richieste“
SETTORE GIOVANILE – “Ci vogliono anni, c’è bisogno di tempo. Il nostro lavoro è finalizzato a trovare giocatori che possano salire in prima squadra, a meno che non ci vengano portati via“
SUI TIFOSI, POCO CONSIDERATI SUL MERCATO – “Ti ringrazio per la domanda, mi dà la chance di rispondere a una cosa che mi ero dimenticato. Ringrazio 28.200 volte i tifosi per gli abbonamenti. Questo significa che si va oltre le critiche. Il tifoso laziale non ti abbandona mai nel bene e nel male, per questo li ringrazio ancora una volta, anche pubblicamente. I tifosi quest’estate non avranno accolto giocatori a Fiumicino, ma si sono trasferiti all’Olimpico, mi è bastato vedere il colpo d’occhio che c’era contro il Milan per capire che i laziali non hanno abbandonato la squadra. Poi, per risponderti, dico che tra qualche anno smetterò con il calcio e mi piacerebbe fare un dibattito per parlare del ruolo, per spiegare tante cose che non sapete, come io non conosco i segreti del vostro mestiere. Giocatori accolti all’aeroporto? Ho visto scene…non me la fare dire questa…diciamo che noi laziali siamo più sofisticati“.
CENTROCAMPO CORTO E GIGOT OVER 30 – La domanda è corretta, i dati che riporti e le osservazioni sono esatte, ma in parte poco pertinenti, perché chi ha giocato meno lo scorso anno, ora può giocare di più, viste le partenze. Poi, ripeto, esiste la lista bloccata. Dal momento in cui devi prendere un over per toglierne un altro, diventa difficile. Ci fosse stato un 2002 o un 2003 adatto, lo avremmo preso, e non ci tireremo indietro a gennaio. Io credo che la Lazio stia bene così, è coperta. Diamo fiducia a Castrovilli, che in carriera ha già fatto diversi ruoli, anche l’esterno d’attacco. Dove non eravamo tranquilli, e non lo eravamo neanche lo scorso anno, era il reparto difensivo. Vero, avevamo parlato di questa necessità di ringiovanire. Ma il mercato è fatto di opportunità. Con Gigot, che, ripeto, aveva richieste da compagini che faranno la Champions League, abbiamo trovato le caratteristiche che ci servivano. Lui parlava di Cannavaro come riferimento, ma lui è un incrocio tra Cannavaro e Gentile, ‘cattivo’ come un aspide”. Abbiamo colto l’opportunità.
SUL METODO – “Io non giro per Roma, questi ragazzi devono capire come si deve crescere e diventare professionisti. Durante il giorno libero, va bene, ma durante la settimana serve un comportamento da professionista e chi non lo adotterà con il tempo verrà tagliato fuori”.
Di Matteo Selli