“I centravanti aiutano il tecnico a modellare la Lazio in più versioni, tutte attuabili dall’inizio o in corsa. L’arrivo di Dia è la chiave che ha convinto l’allenatore alla conversione immediata e che ha costretto Noslin a cambiare ruolo. Oggi l’olandese fa parte della batteria di attaccanti esterni, capitanata da Zaccagni. A destra ci sono Noslin, Tchaouna e Isaksen”. Questo si legge nell’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”, nell’articolo dal titolo “I transformers di Baroni per una Lazio variabile”.
Marco Baroni è sempre stato chiaro, la sua Lazio sarà una squadra fluida e non posizionale. Il tecnico, già ai tempi di Verona, ha mostrato di variare spesso le posizioni dei propri giocatori, soprattuto in avanti.
L’abbondanza in attacco, che va di pari passo con la povertà numerica a centrocampo, permetterà all’allenatore toscano di variare spesso i giocatori li davanti e le loro posizioni.
In questo caso un jolly potrebbe essere Noslin. Tra amichevoli e prime partite ufficiali, l’olandese ha ricoperto tutti e tre i ruoli dell’attacco, svariando da centravanti a esterno di destra e di sinistra.